Recensione: 'The Young World' di Chris Weitz

Buongiorno lettori!
eccomi qui a parlarvi del secondo libro che ho terminato nei miei dieci giorni di vacanza! Questo libro lo corteggiavo dallo scorso anno, ancora prima che uscisse effettivamente in libreria. Come ho visto la cover me ne sono innamorata e la trama prometteva molto bene; quello che mi ha lanciata nella lettura, è il fatto che a novembre dovrebbe uscire non solo il capitolo successivo, ma anche il terzo e ultimo libro della trilogia! Che dire? Spero si rivelino degli ottimi e degni seguiti!
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Titolo: The Young World (The Young World, #1)
Autore: Chris Weitz
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 01 Giugno 2015
Pagine: 336
Prezzo: €19.90
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Trama:
Sono bastati due mesi perché una misteriosa malattia decimasse la popolazione di tutto il mondo: uomini, donne, bambini. Solo gli adolescenti sono stati risparmiati. In questa nuova società senza regole, dove ogni ordine sociale è scomparso e tutto è permesso, i giovani sopravvissuti si sono organizzati in tribù e hanno imparato, a modo loro, a farsi strada in una realtà sempre più ostile. New York è ormai ridotta a una città fantasma, disseminata di auto abbandonate, detriti, scheletri di vecchie impalcature, bandiere lacere, cadaveri e macerie, e la violenza regna sovrana. Ma a Washington Square, il giovane Jeff è riuscito a ricostruirsi una vita, seppur precaria, insieme al fratello maggiore Wash e Donna, la ragazza di cui è segretamente innamorato. Quando però, raggiunti i diciotto anni, Wash viene colpito anche lui dalla malattia e muore, Jeff non ci sta. Perché qualcosa gli dice che là fuori, da qualche parte, c'è un modo per curare il virus e far tornare tutto come prima. Jeff è disposto a qualsiasi cosa per salvare l'umanità. Persino ad avventurarsi nella città insieme ai suoi amici. Anche se questo potrebbe costargli la vita... Dallo sceneggiatore e regista candidato agli Oscar, Chris Weitz, al suo esordio come scrittore, il primo capitolo della trilogia.


RECENSIONE
Cosa succederebbe se un giorno una strana Malattia arrivasse e si portasse via tutti gli adulti e tutti i bambini sul pianeta Terra? Io penserei che le cose andrebbero per il verso giusto, nel senso che i ragazzini se la spasserebbero in quanto non ci sono più regole, ma secondo Weitz non andrebbe esattamente in questo modo. Quando è arrivata la Malattia, i ragazzi sopravvissuti avevano all'incirca undici o dodici anni e hanno dovuto affrontare tutti da soli, senza una guida da seguire. Si sono organizzati in tribù e hanno fatto tutto il possibile per mantenersi e per non crollare. Molti di loro non ce l'hanno fatta: che senso ha vivere se tutto quello che hanno sempre conosciuto, tutto quello su cui si basava la loro esistenza non sarebbe più tornato? Molti di loro pensandola in questo modo si sono tolti la vita, e come non capirli in fondo? Avete mai pensato a come sarebbe il mondo senza un posto ben preciso dove andare a comprare il cibo, senza un posto dove andare a prendere i medicinali, un mondo senza acqua calda ed ogni genere di comfort. Non sarebbe certamente un luogo per tutti, o almeno, io non so se ce la farei mai. Tornando al libro...
Vediamo come protagonisti un gruppo di ragazzini di Washington Square intenti a cercare un modo di ricostruire la civiltà, un modo per curare la Malattia; ma riuscire in questa impresa non è roba da poco, devono raggiungere Plum Island e i pericoli che si annidano tra le strade di New York sono parecchi, per non parlare delle altre tribù che vivono durante questo percorso. Il capo della tribù è Jefferson, un ragazzino che ha appena perso suo fratello maggiore e che sogna di restaurare la civiltà, non sempre fa scelte ben ponderate, ma mette l'anima nella sua missione. Altro membro importante è Donna, una ragazza dal carattere molto forte, sempre pronta ad aiutare nei combattimenti e a fare qualcosa per la sua tribù, anche se non ne capisce fino in fondo la motivazione. Gli altri ragazzi sono Cervellone - ragazzo molto intelligente che si intende di tutti gli argomenti scientifici, è proprio lui che spera riuscirà a trovare una cura per la Malattia; Peter - ragazzo omosessuale di colore, si è unito alla spedizione per fare qualcosa di eccitante, ma non prevedeva così tanti rischi; e Mantide - ragazza minuta, ma che eccelle nei combattimenti.
I capitoli del libro si alternano dei punti di vista di Jefferson e Donna. Devo ammettere che ho preferito il punto di vista del primo, in quanto per Donna l'autore era molto più dispersivo, si perdeva in quei discorsi per niente essenziali con lo sviluppo della storia, immagino servissero per avvalorare maggiormente il personaggio, ma non hanno fatto altro che annoiarmi. Nella prima parte del libro ho avuto qualche difficoltà a capire alcuni discorsi scientifici, erano scritti in maniera troppo professionale per una mente babbana come la mia!
La trama mi è piaciuta moltissimo, non è mai caduta nel banale e alcuni scelte mi hanno sorpresa, ma quello che ho apprezzato maggiormente è stata l'ambientazione. Ci troviamo per le strade di New York, nei quartieri più In, ma anche a Central Park o al Metropolitan Museum. Mi è piaciuta parecchio questa visione distopica di una delle città che più vorrei visitare al mondo. Ho apprezzato anche la varietà delle tribù, che non sono una uguale all'altra, ma ognuna ha delle abitudini e caratteristiche differenti.
Per concludere, mi è piaciuto moltissimo il libro, ma le parti noia erano un po' troppe per i miei gusti per essere ignorate; il finale mi ha sorpresa moltissimo e probabilmente nei capitolo successivi viene stravolto tutto quello che abbiamo appreso in The Young World, non vedo l'ora di scoprirlo.
Tempo di lettura: 3 giorni

9/20/2016

2 Commenti

  1. Ne avevo sentito parlare, ma non era nella mia Wish List... Ora si ahah

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  2. Ma davvero dovrebbe uscire il seguito? *^* È una bellissima notizia, grazie!
    Anch'io avevo apprezzato molto l'ambientazione, in particolare la descrizione delle strade, l'abbandono e la caduta di quei status symbol che caratterizzano la società. Devo dire che mi aveva appassionato abbastanza e ora sono curiosa di sapere cosa succederà.

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