Recensione: "La Memoria di Babel" di Christelle Dabos
Titolo: La Memoria di Babel (L'Attraversaspecchi, #3)
Autore: Christelle Dabos
Editore: e/o
Data di pubblicazione: 09 Ottobre 2019
Pagine: 447
Prezzo: €16,00
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Trama:
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?
RECENSIONE
Sono passati quasi tre anni da quando Ofelia ha lasciato il Polo. Tre anni da quando ha avuto notizie su Thorn e la famiglia che ha trovato sull'altra arca. Tre anni da quando ha rimesso piede su Anima e si è chiusa in casa, senza la minima nuova aspirazione di vita, finché un giorno non si è trovata davanti l'impensabile: Archibald! Finalmente è arrivato qualcosa che potesse svoltarle la vita, per sua fortuna l'uomo stava 'giocando' con le Rose dei Venti alla ricerca di un Arca che non si sapeva dov'era, alla sua richiesta di andare a cercarla con loro, Ofelia rifiuta, ma si fa aprire la strada verso un'altra arca, Babel, dove sospettava avrebbe trovato indizi sulla sparizione di Thorn. La ragazza lì prende un'altra identità - per non farsi rintracciare da Dio - e diventa Eulalia. Crede che il modo migliore per scoprire qualcosa sia entrare a far parte della squadra del Memoriale, dove grazie al suo potere della lettura potrebbe scoprire qualcosa di nuovo e interessante sul marito e Dio.
Ad essere sincera all'inizio del libro mi sono sentita un po' spaesata. Ero abituata al Polo e ritrovarmi dopo tanto tempo ad Anima, mi ha un po' scombussolata, per questo sono stata molto contenta quando l'ambientazione si è spostata su qualcosa di nuovo. Christelle ci fa fare un vero e proprio giro turistico di Babel prima di catapultarci nel pieno della storia: ci racconta di un mondo dove gli automi stanno sostituendo gli uomini sul lavoro, dove ci si veste in un determinato modo in base ai potere che si hanno o al ruolo che si svolge nella società, dove ci si sposta tramite dei treni che sfidano la forza di gravità, dove gran parte di ciò che riguarda il vecchio mondo è diventato tabù.
Scopriamo nuovi poteri di famiglia - come sapete è la parte che mi intriga di più e della quale sono più curiosa - ci sono i Veggenti che predicono il futuro, anche se la maggior parte delle volte il futuro dipende da loro, c'è chi riesce a manipolare la grandezza degli oggetti, chi riesce a percepire segreti e passato solo poggiandoti la mano addosso. Come in ogni storia incontriamo nuovi personaggi che ci riempiono il cuore, Ambroise e Blasius. Il primo la aiuta appena arrivata sull'arca per poi scomparire a circa un quarto del libro per chissà quale motivo, ma la sua storia mi ha davvero toccata. Blasius possiamo dire che sarà la spalla destra di Eulalia, la accompagnerà in molte avventure e insieme troveranno risposte impensabili.
Come è stato nel secondo libro, la storia inizia lentamente, ma dopo pochissimo tempo ti senti parte della storia. Ti senti obbligata a procedere capitolo dopo capitolo, perché uno tira l'altro, terminano sempre in modo da farmi continuare avidamente finché non arrivo al termine della storia. Inutile dire che sono molto curiosa di leggere il quarto libro, che per fortuna arriva tra poco, credo che sarà un epilogo che ricorderò per molto tempo, ci sono così tante cose che ancora dobbiamo imparare!
Ad essere sincera all'inizio del libro mi sono sentita un po' spaesata. Ero abituata al Polo e ritrovarmi dopo tanto tempo ad Anima, mi ha un po' scombussolata, per questo sono stata molto contenta quando l'ambientazione si è spostata su qualcosa di nuovo. Christelle ci fa fare un vero e proprio giro turistico di Babel prima di catapultarci nel pieno della storia: ci racconta di un mondo dove gli automi stanno sostituendo gli uomini sul lavoro, dove ci si veste in un determinato modo in base ai potere che si hanno o al ruolo che si svolge nella società, dove ci si sposta tramite dei treni che sfidano la forza di gravità, dove gran parte di ciò che riguarda il vecchio mondo è diventato tabù.
Scopriamo nuovi poteri di famiglia - come sapete è la parte che mi intriga di più e della quale sono più curiosa - ci sono i Veggenti che predicono il futuro, anche se la maggior parte delle volte il futuro dipende da loro, c'è chi riesce a manipolare la grandezza degli oggetti, chi riesce a percepire segreti e passato solo poggiandoti la mano addosso. Come in ogni storia incontriamo nuovi personaggi che ci riempiono il cuore, Ambroise e Blasius. Il primo la aiuta appena arrivata sull'arca per poi scomparire a circa un quarto del libro per chissà quale motivo, ma la sua storia mi ha davvero toccata. Blasius possiamo dire che sarà la spalla destra di Eulalia, la accompagnerà in molte avventure e insieme troveranno risposte impensabili.
Come è stato nel secondo libro, la storia inizia lentamente, ma dopo pochissimo tempo ti senti parte della storia. Ti senti obbligata a procedere capitolo dopo capitolo, perché uno tira l'altro, terminano sempre in modo da farmi continuare avidamente finché non arrivo al termine della storia. Inutile dire che sono molto curiosa di leggere il quarto libro, che per fortuna arriva tra poco, credo che sarà un epilogo che ricorderò per molto tempo, ci sono così tante cose che ancora dobbiamo imparare!
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