Recensione: "Chiedi di Andrea" di Noelle W. Ihli
Titolo: Chiedi di Andrea
Autore: Noelle W. Ihli
Editore: TimeCrime Fanucci
Data di pubblicazione: 21 Febbraio 2025
Pagine: 271
Prezzo: 16.90€
Goodreads | Amazon
Trama:
Giovani donne di bell’aspetto e dal grande potenziale, Meghan, Brecia e Skye vengono da contesti molto diversi fra loro. Eppure, c’è qualcosa che le accomuna: tutte e tre sono state uccise dallo stesso uomo. James Carson le ha raggirate mascherandosi da scapolo d’oro su un’app di incontri, si è presentato sul loro posto di lavoro con sorrisi smaglianti e carisma da vendere, le ha convinte a bere un drink di troppo e a salire sulla sua auto. Single, attraente, premuroso: troppo bello per essere vero. E infatti, le tre ragazze hanno presto scoperto gli impulsi agghiaccianti nascosti dietro alla facciata da perfetto gentiluomo. L’ha fatta franca per tre volte. Chi gli impedirà di continuare a uccidere indisturbato? Dopo essersi incontrate nel limbo oltre la vita terrena, le ragazze mettono alla prova i propri poteri da fantasmi e decidono di unire le forze per consegnare James alla giustizia. Sono determinate e non si arrenderanno finché non avranno trovato un modo per fermarlo. Che la sfida abbia inizio.
RECENSIONE
Quando ho letto la trama di Chiedi di Andrea, mi si è subito accesa una lampadina: ho pensato che fosse il libro perfetto per me, amante dei thriller con un debole per i fantasmi. L’idea di un romanzo che unisse il soprannaturale alla suspense di un mistero irrisolto mi ha subito conquistata.
La narrazione è molto interessante, con capitoli che si alternano tra passato e presente e ambientazioni che spaziano tra Idaho, Utah e Colorado. Le protagoniste, Skye, Brecia e Meghan, si ritrovano a fare i conti con la loro nuova condizione di fantasmi e con il desiderio di ottenere giustizia per il loro omicidio. Ognuna di loro reagisce in modo diverso: Meghan resta vicino al proprio corpo, sperando che qualcuno lo trovi; Brecia si attacca al suo assassino, cercando di impedirgli di fare ad altre ciò che ha fatto a lei; Skye, invece, abbandona il suo corpo e torna a casa dalla sua famiglia distrutta. Questo contrasto tra le loro scelte rende la lettura ancora più coinvolgente, mostrando diverse sfaccettature del dolore e dell’accettazione della morte.
Le parti di Brecia e Skye mi sono piaciute molto perché erano dinamiche e ricche di tensione, mentre quella di Meghan l'ho trovata un po' troppo statica, almeno fino a quando, dopo parecchio tempo, il suo corpo non è stato finalmente scoperto.
Il libro mi è piaciuto, ma probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso. Gli spettri delle ragazze non potevano realmente interagire con il mondo esterno: a parte qualche calo di energia o una lampadina che scoppiava, non avevano un vero modo di contribuire alle indagini. Pensavo potessero essere più attive, invece si sono ritrovate a fare da semplici spettatrici, senza poter far altro che sperare che qualcuno arrivasse alla verità. L’unico vero aiuto che hanno dato è stato ad April, la moglie dell’assassino, parlandole mentre dormiva. Grazie a questo, lei ha capito che qualcosa non andava e ha deciso di mettere in salvo se stessa e le sue due figlie. Tuttavia, mi aspettavo qualcosa di più, magari un maggiore coinvolgimento delle protagoniste nel risolvere il mistero.
Ad ogni modo, l'autrice è riuscita a far leva sull'empatia del lettore. Mi sono sentita travolta dalla storia delle ragazze: percepivo la loro tristezza, la loro incredulità, il dolore di una vita spezzata che aveva ancora così tanto da offrire, così come la disperazione delle loro famiglie in cerca della verità. Alcuni capitoli mi hanno lasciato con gli occhi lucidi e una profonda sensazione di vuoto. Ho anche adorato il modo in cui le protagoniste riescono a passare oltre la loro vita terrena: l'ho trovato innovativo ed estremamente commovente, un dettaglio che ha aggiunto un tocco di originalità alla storia.
In conclusione, Chiedi di Andrea è un'ottima scelta per chi cerca una lettura coinvolgente da divorare in poche ore, per chi desidera una storia toccante o per chi ama immaginare cosa ci sia dopo la morte. Pur con qualche dettaglio che avrei preferito diverso, è un romanzo che lascia il segno e che sicuramente consiglio agli amanti del genere.
La narrazione è molto interessante, con capitoli che si alternano tra passato e presente e ambientazioni che spaziano tra Idaho, Utah e Colorado. Le protagoniste, Skye, Brecia e Meghan, si ritrovano a fare i conti con la loro nuova condizione di fantasmi e con il desiderio di ottenere giustizia per il loro omicidio. Ognuna di loro reagisce in modo diverso: Meghan resta vicino al proprio corpo, sperando che qualcuno lo trovi; Brecia si attacca al suo assassino, cercando di impedirgli di fare ad altre ciò che ha fatto a lei; Skye, invece, abbandona il suo corpo e torna a casa dalla sua famiglia distrutta. Questo contrasto tra le loro scelte rende la lettura ancora più coinvolgente, mostrando diverse sfaccettature del dolore e dell’accettazione della morte.
Le parti di Brecia e Skye mi sono piaciute molto perché erano dinamiche e ricche di tensione, mentre quella di Meghan l'ho trovata un po' troppo statica, almeno fino a quando, dopo parecchio tempo, il suo corpo non è stato finalmente scoperto.
Il libro mi è piaciuto, ma probabilmente mi aspettavo qualcosa di diverso. Gli spettri delle ragazze non potevano realmente interagire con il mondo esterno: a parte qualche calo di energia o una lampadina che scoppiava, non avevano un vero modo di contribuire alle indagini. Pensavo potessero essere più attive, invece si sono ritrovate a fare da semplici spettatrici, senza poter far altro che sperare che qualcuno arrivasse alla verità. L’unico vero aiuto che hanno dato è stato ad April, la moglie dell’assassino, parlandole mentre dormiva. Grazie a questo, lei ha capito che qualcosa non andava e ha deciso di mettere in salvo se stessa e le sue due figlie. Tuttavia, mi aspettavo qualcosa di più, magari un maggiore coinvolgimento delle protagoniste nel risolvere il mistero.
Ad ogni modo, l'autrice è riuscita a far leva sull'empatia del lettore. Mi sono sentita travolta dalla storia delle ragazze: percepivo la loro tristezza, la loro incredulità, il dolore di una vita spezzata che aveva ancora così tanto da offrire, così come la disperazione delle loro famiglie in cerca della verità. Alcuni capitoli mi hanno lasciato con gli occhi lucidi e una profonda sensazione di vuoto. Ho anche adorato il modo in cui le protagoniste riescono a passare oltre la loro vita terrena: l'ho trovato innovativo ed estremamente commovente, un dettaglio che ha aggiunto un tocco di originalità alla storia.
In conclusione, Chiedi di Andrea è un'ottima scelta per chi cerca una lettura coinvolgente da divorare in poche ore, per chi desidera una storia toccante o per chi ama immaginare cosa ci sia dopo la morte. Pur con qualche dettaglio che avrei preferito diverso, è un romanzo che lascia il segno e che sicuramente consiglio agli amanti del genere.

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