Recensione: "This Book Kills" di Ravena Guron
Titolo: This Book Kills
Autore: Ravena Guron
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 14 Aprile 2025
Pagine: 369
Prezzo: €18.00
Goodreads | Amazon
Trama:
Hugh Henry Van Boren, uno degli studenti più popolari e ricchi di un'elitaria high school, viene trovato morto. L'intero collegio è sotto shock e si interroga sull'identità del colpevole. Jess Choudhary è una studentessa borsista del penultimo una sola amica, buoni voti, profilo basso. Come tutti, Jess non ha idea di chi possa essere l'assassino, ma capisce in fretta che, chiunque sia, si aggira tra i corridoi della scuola. Il giorno dopo l'omicidio, Jess riceve un messaggio anonimo che la ringrazia per l'ispirazione, e quando si viene a sapere che Hugh è morto esattamente nello stesso modo di uno dei personaggi di un suo racconto, la ragazza capisce di essere finita suo malgrado al centro delle indagini, non esattamente una posizione di basso profilo. E non è quella la cosa più Jess sa che se non risolve il mistero della morte di Hugh, rischia di ritrovarsi ad avere alla fine qualcosa in comune con lui...
RECENSIONE
Ammetto che non mi aspettavo di rimanere così coinvolta da This Book Kills, e invece eccomi qui, ancora a pensarci a distanza di giorni dalla fine. È uno di quei libri che ti entra sotto pelle, che ti fa fare mille congetture, e che poi ti lascia a bocca aperta quando finalmente tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto.
This Book Kills è ambientato alla prestigiosa Honeybuck School, un’istituzione d’élite in cui regnano competizione, segreti e dinamiche sociali spesso spietate. La protagonista, Jess, è una studentessa brillante e introversa, entrata nella scuola grazie a una borsa di studio. Quando uno degli studenti più popolari e influenti, Hugh, viene trovato morto in circostanze misteriose, tutto cambia. Jess si ritrova coinvolta suo malgrado nell’indagine, anche perché un suo racconto — che sembrava solo frutto della fantasia — sembra avere inquietanti somiglianze con l’omicidio. Da quel momento in poi, la scuola si trasforma in un labirinto di segreti, sospetti e verità pericolose.
Il mistero è costruito in modo magistrale. Ogni pagina aggiunge qualcosa, ti fa sospettare di un personaggio, poi subito dopo ti fa dubitare di quello dopo. Ci ho provato, davvero, a capire chi fosse il colpevole. Ho cercato indizi ovunque, ho fatto ipotesi, mi sono fissata su alcune frasi... ma niente. L’autrice è riuscita a sviare l’attenzione fino alla fine, e quando finalmente viene svelata la verità, sono rimasta incredula. Non ci avrei mai potuto credere, eppure tutto torna alla perfezione. Ogni dettaglio, ogni comportamento, ogni segreto... tutto ha un senso. È evidente che dietro la storia ci sia un lavoro enorme, preciso, attento.
Lo stile di scrittura è uno degli aspetti che ho apprezzato di più. È semplice, diretto, senza fronzoli inutili. Non ci sono descrizioni pesanti che ti fanno perdere il filo, e ogni scena ha il suo peso, il suo perché. È uno di quei libri che leggi in pochissimo tempo, ma che allo stesso tempo cerchi di far durare più a lungo possibile perché non vuoi lasciarlo andare. E quando finisce, vorresti poterlo rileggere con occhi nuovi solo per riscoprire tutti quei dettagli che ti erano sfuggiti.
Ho adorato Jess. All’inizio è un personaggio quasi invisibile, la classica borsista snobbata da tutti, con una sola amica e un mondo interiore ricco, ma nascosto. E poi la vedi cambiare. Pagina dopo pagina diventa più forte, più sicura, più determinata. La sua curiosità la spinge oltre i suoi limiti, e la sua crescita è forse l’aspetto più bello del libro. Non diventa mai arrogante, resta sempre se stessa, ma riesce a conquistare il suo spazio. Le nuove relazioni che costruisce lungo il percorso la fanno sbocciare, e diventa impossibile non fare il tifo per lei.
Oltre a Jess, ho apprezzato molto anche gli altri personaggi. Tommy, in particolare, mi ha colpita. Inizialmente è solo "l’amico di Hugh", ma poi diventa un alleato prezioso per Jess, uno di quelli silenziosi ma fondamentali. Summer è la classica ragazza perfettina che non convince subito, ma alla fine riesce a farsi voler bene. E poi c’è Clem, l’unica amica di Jess all’inizio, che pur non essendo sempre presente, riesce comunque a lasciare il segno. Ogni personaggio ha una sua evoluzione, un suo ruolo preciso all’interno della storia. Nessuno è lì per caso.
Un altro elemento che ho trovato affascinante è quello dell’associazione segreta che esiste da secoli all’interno della scuola. Volevo assolutamente scoprirne i segreti, capire chi ne facesse parte, e devo dire che anche in questo caso l’autrice ha saputo giocare benissimo le sue carte. Non ho amato particolarmente le prove crudeli o gli scherzi imposti agli studenti: alcune scene mi hanno fatto stringere i denti, ma è anche vero che gli adolescenti sanno essere spietati, e questo dettaglio rende la storia ancora più realistica.
Il finale… wow. Mi ha completamente spiazzata. Non ci volevo credere, e ancora adesso faccio fatica a pensarci. Ma ogni cosa torna, ogni evento ha una spiegazione, e capisci che nulla è stato lasciato al caso. L’autrice ha costruito un castello perfetto, con fondamenta solidissime, e ci ha guidati in questo mistero con maestria e intelligenza.
In conclusione, approvo tutto di questo libro. Il mistero da risolvere, i segreti che emergono lentamente, i personaggi che crescono e sorprendono. This Book Kills è una lettura che consiglio davvero a chi ama i gialli con un tocco di psicologia e introspezione, ambientati in contesti scolastici dove niente è come sembra. Preparatevi a sospettare di tutti, a non fidarvi di nessuno… e a rimanere a bocca aperta.
This Book Kills è ambientato alla prestigiosa Honeybuck School, un’istituzione d’élite in cui regnano competizione, segreti e dinamiche sociali spesso spietate. La protagonista, Jess, è una studentessa brillante e introversa, entrata nella scuola grazie a una borsa di studio. Quando uno degli studenti più popolari e influenti, Hugh, viene trovato morto in circostanze misteriose, tutto cambia. Jess si ritrova coinvolta suo malgrado nell’indagine, anche perché un suo racconto — che sembrava solo frutto della fantasia — sembra avere inquietanti somiglianze con l’omicidio. Da quel momento in poi, la scuola si trasforma in un labirinto di segreti, sospetti e verità pericolose.
Il mistero è costruito in modo magistrale. Ogni pagina aggiunge qualcosa, ti fa sospettare di un personaggio, poi subito dopo ti fa dubitare di quello dopo. Ci ho provato, davvero, a capire chi fosse il colpevole. Ho cercato indizi ovunque, ho fatto ipotesi, mi sono fissata su alcune frasi... ma niente. L’autrice è riuscita a sviare l’attenzione fino alla fine, e quando finalmente viene svelata la verità, sono rimasta incredula. Non ci avrei mai potuto credere, eppure tutto torna alla perfezione. Ogni dettaglio, ogni comportamento, ogni segreto... tutto ha un senso. È evidente che dietro la storia ci sia un lavoro enorme, preciso, attento.
Lo stile di scrittura è uno degli aspetti che ho apprezzato di più. È semplice, diretto, senza fronzoli inutili. Non ci sono descrizioni pesanti che ti fanno perdere il filo, e ogni scena ha il suo peso, il suo perché. È uno di quei libri che leggi in pochissimo tempo, ma che allo stesso tempo cerchi di far durare più a lungo possibile perché non vuoi lasciarlo andare. E quando finisce, vorresti poterlo rileggere con occhi nuovi solo per riscoprire tutti quei dettagli che ti erano sfuggiti.
Ho adorato Jess. All’inizio è un personaggio quasi invisibile, la classica borsista snobbata da tutti, con una sola amica e un mondo interiore ricco, ma nascosto. E poi la vedi cambiare. Pagina dopo pagina diventa più forte, più sicura, più determinata. La sua curiosità la spinge oltre i suoi limiti, e la sua crescita è forse l’aspetto più bello del libro. Non diventa mai arrogante, resta sempre se stessa, ma riesce a conquistare il suo spazio. Le nuove relazioni che costruisce lungo il percorso la fanno sbocciare, e diventa impossibile non fare il tifo per lei.
Oltre a Jess, ho apprezzato molto anche gli altri personaggi. Tommy, in particolare, mi ha colpita. Inizialmente è solo "l’amico di Hugh", ma poi diventa un alleato prezioso per Jess, uno di quelli silenziosi ma fondamentali. Summer è la classica ragazza perfettina che non convince subito, ma alla fine riesce a farsi voler bene. E poi c’è Clem, l’unica amica di Jess all’inizio, che pur non essendo sempre presente, riesce comunque a lasciare il segno. Ogni personaggio ha una sua evoluzione, un suo ruolo preciso all’interno della storia. Nessuno è lì per caso.
Un altro elemento che ho trovato affascinante è quello dell’associazione segreta che esiste da secoli all’interno della scuola. Volevo assolutamente scoprirne i segreti, capire chi ne facesse parte, e devo dire che anche in questo caso l’autrice ha saputo giocare benissimo le sue carte. Non ho amato particolarmente le prove crudeli o gli scherzi imposti agli studenti: alcune scene mi hanno fatto stringere i denti, ma è anche vero che gli adolescenti sanno essere spietati, e questo dettaglio rende la storia ancora più realistica.
Il finale… wow. Mi ha completamente spiazzata. Non ci volevo credere, e ancora adesso faccio fatica a pensarci. Ma ogni cosa torna, ogni evento ha una spiegazione, e capisci che nulla è stato lasciato al caso. L’autrice ha costruito un castello perfetto, con fondamenta solidissime, e ci ha guidati in questo mistero con maestria e intelligenza.
In conclusione, approvo tutto di questo libro. Il mistero da risolvere, i segreti che emergono lentamente, i personaggi che crescono e sorprendono. This Book Kills è una lettura che consiglio davvero a chi ama i gialli con un tocco di psicologia e introspezione, ambientati in contesti scolastici dove niente è come sembra. Preparatevi a sospettare di tutti, a non fidarvi di nessuno… e a rimanere a bocca aperta.

0 Commenti