Recensione: "Chaos" di Sarah Fine
Titolo: Chaos (Guards of the Shadowlands, #3)
Autore: Sarah Fine
Editore: Skyscape
Data di pubblicazione: 07 Ottobre 2014
Pagine: 385
Trama:
With Juri in control and everything in absolute chaos, Lela plunges into the depths of hell to free Malachi from creatures that have waited decades to exact their revenge. But the Judge has her own way of doing things, and Lela must work with Ana, the new Captain, who has a very personal mission of her own. Together, they infiltrate the most horrifying realm either has yet encountered in the Shadowlands—the bitter landscape ruled by the Mazikin.
The stakes could not be higher, and Lela must accept the help—and love—of people she barely knows or trusts. As alliances and loyalties shift and she realizes the soul she came to save isn’t the only one in need of rescue, can Lela summon the strength to see the fight through to the very end?
The stakes could not be higher, and Lela must accept the help—and love—of people she barely knows or trusts. As alliances and loyalties shift and she realizes the soul she came to save isn’t the only one in need of rescue, can Lela summon the strength to see the fight through to the very end?
RECENSIONE
Ribadisco nuovamente - e già subito - il mio disappunto verso la Mondadori che ha interrotto la pubblicazione di questa serie. Arrivata alla fine della trilogia, dopo aver letto il secondo e il terzo in inglese, posso affermare che è una serie davvero bella ed innovativa, con personaggi che difficilmente dimenticherò perché mi hanno realmente trasmesso qualcosa a differenza di moltissimi altri romanzi. Ci sono tutti gli elementi che un libro deve possedere per essere di successo: imprevedibilità, novità, colpi di scena, azione, mistero, segreti e un pizzico di romanticismo.
Il libro parte immediatamente dalla fine del secondo libro, il corpo di Malachi è posseduto da un Mazikin e Lela vuole fare di tutto per cercare di salvare la sua anima e poter tornare insieme, anche se questo significa tentare il suicidio per poter vedere il Giudice, che le ha concesso di poter andare nella Terra dei Mazikin, ma non basterà trovare Malachi per poterne uscire. Lela, insieme a Ana, dovranno distruggere il Portale, tramite il quale i Mazikin raggiungono la Terra e possiedono i corpi umani, e uccidere la Regina, che ha le conoscenze per la creazione di un altro portale. Un'impresa non da poco, ma grazie all'aiuto di altre due Guardie, potrebbe essere fattibile. La parte più difficile sarà eliminare tutti i Mazikin che si sono impossessati di corpi umani, considerando che il loro capo veste il corpo di Malachi, per Lela non sarà un'impresa tanto semplice.
Finalmente conosciamo molto di più sulla città dei Mazikin, fino ad ora ci sono stati tanti accenni, ma niente di concreto, mentre adesso è tutto più chiaro, dove vivono, come vivono, come è nata questa strana popolazione, tutte cose che mi hanno affascinata. Queste creature sono spaventose, rubare il corpo ad un umano è terribile, ma ciò che fanno alle loro anime lo è ancora di più: alcuni di loro vengono trasportati all'interno di veri e propri macelli, altri vengono usati come schiavi, ma la parte peggiore è che nessun essere umano può morire, se si tenta il suicidio non si ottiene altro che venir rigettato all'interno di questa città e puniti per l'atto che si è compiuto. La cosa mi ha un po' disgustata e sconvolta, ma mi ha anche colpita moltissimo, non mi sarei mai aspettata una cosa simile, ma d'altra parte il World-building creato da Sarah Fine è davvero spettacolare, ne ha già dato prova in altri due libri prima di questo.
La protagonista, Lela ha subito un'evoluzione incredibile all'interno della serie, da ragazzina spaventata è diventata una donna coraggiosa, che non si tira indietro davanti a niente, nemmeno alle sfide che sembrano impossibile, ed è determinata a ritrovare il ragazzo che ama, nonostante stia mettendo a rischio non solo la sua vita, ma anche la sua anima all'interno di un mondo a lei totalmente sconosciuto. Ana mi è sempre andata a genio, ma questa volta viene fuori la sua vera essenza, il suo coraggio, la sua forza, non solo fisica, ma anche spirituale. Incontriamo finalmente anche il famigerato Takeshi, il primo Capitano di Malachi, che si è rivelato essere una risorsa molto utile per la missione, grazie a tutti gli anni che ha trascorso in quest'orribile città. Malachi lo vediamo più debole, stremato, non ha nemmeno la forza di sperare di riuscire ad uscire da questo posto. Ha passato giorno a subire le torture da parte della Regina in persona, e quando Lela si presenta davanti a lui non pensa nemmeno per un secondo che sia reale. Una cosa non è certamente cambiata, rimane sempre un ragazzo molto gentile e romantico e sicuramente il mio preferito!
Questa serie la terrò sempre nel mio cuore, mi sono innamorata nel primo romanzo e pur di non abbandonarla ho deciso di affrontare la difficoltà della lettura in lingua, è la prima serie che termino in lingua inglese quindi sarà davvero memorabile. Oltre a questo la storia mi ha colpita dall'inizio alla fine, è una storia genuina, le azioni capitano in modo spontaneo, non ho trovato nessuna forzatura né per quanto riguardo la caratterizzazione dei personaggi né la storia in sé. L'ho trovata davvero fantastica e spero che qualcuno di voi decida di immergersi nelle sue pagine.
Il libro parte immediatamente dalla fine del secondo libro, il corpo di Malachi è posseduto da un Mazikin e Lela vuole fare di tutto per cercare di salvare la sua anima e poter tornare insieme, anche se questo significa tentare il suicidio per poter vedere il Giudice, che le ha concesso di poter andare nella Terra dei Mazikin, ma non basterà trovare Malachi per poterne uscire. Lela, insieme a Ana, dovranno distruggere il Portale, tramite il quale i Mazikin raggiungono la Terra e possiedono i corpi umani, e uccidere la Regina, che ha le conoscenze per la creazione di un altro portale. Un'impresa non da poco, ma grazie all'aiuto di altre due Guardie, potrebbe essere fattibile. La parte più difficile sarà eliminare tutti i Mazikin che si sono impossessati di corpi umani, considerando che il loro capo veste il corpo di Malachi, per Lela non sarà un'impresa tanto semplice.
Finalmente conosciamo molto di più sulla città dei Mazikin, fino ad ora ci sono stati tanti accenni, ma niente di concreto, mentre adesso è tutto più chiaro, dove vivono, come vivono, come è nata questa strana popolazione, tutte cose che mi hanno affascinata. Queste creature sono spaventose, rubare il corpo ad un umano è terribile, ma ciò che fanno alle loro anime lo è ancora di più: alcuni di loro vengono trasportati all'interno di veri e propri macelli, altri vengono usati come schiavi, ma la parte peggiore è che nessun essere umano può morire, se si tenta il suicidio non si ottiene altro che venir rigettato all'interno di questa città e puniti per l'atto che si è compiuto. La cosa mi ha un po' disgustata e sconvolta, ma mi ha anche colpita moltissimo, non mi sarei mai aspettata una cosa simile, ma d'altra parte il World-building creato da Sarah Fine è davvero spettacolare, ne ha già dato prova in altri due libri prima di questo.
La protagonista, Lela ha subito un'evoluzione incredibile all'interno della serie, da ragazzina spaventata è diventata una donna coraggiosa, che non si tira indietro davanti a niente, nemmeno alle sfide che sembrano impossibile, ed è determinata a ritrovare il ragazzo che ama, nonostante stia mettendo a rischio non solo la sua vita, ma anche la sua anima all'interno di un mondo a lei totalmente sconosciuto. Ana mi è sempre andata a genio, ma questa volta viene fuori la sua vera essenza, il suo coraggio, la sua forza, non solo fisica, ma anche spirituale. Incontriamo finalmente anche il famigerato Takeshi, il primo Capitano di Malachi, che si è rivelato essere una risorsa molto utile per la missione, grazie a tutti gli anni che ha trascorso in quest'orribile città. Malachi lo vediamo più debole, stremato, non ha nemmeno la forza di sperare di riuscire ad uscire da questo posto. Ha passato giorno a subire le torture da parte della Regina in persona, e quando Lela si presenta davanti a lui non pensa nemmeno per un secondo che sia reale. Una cosa non è certamente cambiata, rimane sempre un ragazzo molto gentile e romantico e sicuramente il mio preferito!
Questa serie la terrò sempre nel mio cuore, mi sono innamorata nel primo romanzo e pur di non abbandonarla ho deciso di affrontare la difficoltà della lettura in lingua, è la prima serie che termino in lingua inglese quindi sarà davvero memorabile. Oltre a questo la storia mi ha colpita dall'inizio alla fine, è una storia genuina, le azioni capitano in modo spontaneo, non ho trovato nessuna forzatura né per quanto riguardo la caratterizzazione dei personaggi né la storia in sé. L'ho trovata davvero fantastica e spero che qualcuno di voi decida di immergersi nelle sue pagine.
Tempo di lettura: 3 giorni
1 Commenti
La penso esattamente come te. Non riesco a capacitarmi che la Mondadori abbia interrotto la traduzione. Il primo libro l'ho trovato spettacolare. Una storia nuova e fresca, e la penso così anche per il secondo. Ancora non ho avuto occasione per leggere il terzo, ma spero di farlo presto.
RispondiEliminaQuesta cosa di interrompere le traduzione, da parte di molte case editrici, secondo me non ha senso quando il libro tradotto e bello e intrigante.
Miriam - blog: meandbooks