BlogTour 'Rivalità' di Sophie Jomain
5°Tappa | Estratto & Card Scaricabili

Buongiorno lettori!
siamo arrivati alla 5° tappa di questo bellissimo BlogTour e oggi tocca a me deliziarvi con un bellissimo estratto del libro e con delle card scaricabili che ho fatto apposta per voi! Per quanto riguarda l'estratto sono stata molto indecisa fino all'ultimo, fosse per me vi avrei inserito tutto il libro, non sapevo proprio cosa mettervi, ma spero di aver fatto una scelta azzeccata alla fine. Parlando delle card, spero vi piacciano, mi sono divertita moltissimo a crearle per voi ed era da un po' che non smanettavo con Photoshop, ma spero che il risultato sia abbastanza gradevole (:
Ci tenevo anche a dirvi che domani sarà online la recensione di questo libro che mi è piaciuto moltissimo! Non vedo l'ora di farvi leggere quello che ne penso (:
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Titolo: Rivalità (Le Stelle di Noss Head, #2)
Autore: Sophie Jomain
Editore: Fazi lainya
Data di pubblicazione: 12 Maggio 2016
Pagine: 341
Prezzo: €13,50
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Trama:
Hannah ha finalmente iniziato il primo anno di Storia all’Università di St Andrews. Insieme al suo bellissimo ragazzo Leith, che oltre a essere la sua anima gemella è anche un lupo mannaro, fra lezioni e nuovi amici le giornate scorrono piacevoli e meravigliose. Tuttavia, all’interno del piccolo universo di St Andrews, la confraternita del Cerchio – frequentata da studenti affascinanti e pericolosamente misteriosi – attira subito l’attenzione della ragazza, che ben presto verrà travolta da una rivelazione sconvolgente: i lupi mannari non sono le uniche creature leggendarie ad aver oltrepassato i confini del mito per entrare nella realtà. E così, la storia d’amore di Hannah e Leith, oltre a dover fronteggiare i pregiudizi del Branco, che ritiene di cattivo gusto l’unione di un lupo mannaro con un essere umano, sarà anche minacciata da una vera e propria guerra che sta per scoppiare con altre fazioni, infiammata da contrasti che si trascinano da centinaia di anni.
Con maestria e seduzione, in Rivalità, secondo capitolo della saga Le stelle di Noss Head, Sophie Jomain dà il bentornato al lettore nel magico mondo di Leith e Hannah, ammaliandolo con nuove leggende oscure e creature spettacolari. Un libro sull’amicizia, sull’amore e sul coraggio, da leggere tutto d’un fiato.


Estratto
«...»
«Parlami del Branco. Esiste da molto tempo o lo avete fondato voi?».
   «È stato creato all’incirca nella stessa epoca dell’università di St Andrews».
   «È una confraternita come il Cerchio?».
   Jamie abbassò gli occhi per guardarmi.
   «Ehm... no. Non sono la stessa cosa».
   Inarcai un sopracciglio.
   «Il Branco non ha alla guida un idiota», aggiunse.
   «Ho capito», risposi divertita. «Te ne occupi tu?».
   Annuì.
   «È il mio ultimo anno di università. Il prossimo verrà scelto un altro capo».
   Sembrava molto felice.
   «Che cosa studi?».
   «Fisica e Chimica. La meccanica dei metalli. Vuoi che entri nei dettagli?», chiese ironico, sicuro che avrei risposto di no.
   Non si sbagliava. Gli feci segno di no.
   «Il Branco si è formato totalmente per caso», riprese il discorso. «I primi studenti mannari hanno sentito il bisogno di unirsi, di stare vicini per proteggersi, per essere più forti. Niente di più normale, vero?».
   «Proteggersi da cosa?».
   Jamie sospirò.
   «Per capire ci si deve proiettare nel contesto dell’epoca. Nel quindicesimo secolo le popolazioni europee erano molto meno scettiche di oggi. Credevano al fantastico», mi parafrasò prendendomi in giro gentilmente. «Tutti davano per certa l’esistenza dei lupi mannari, delle streghe, dei vampiri, e li temevano. Le persone avevano paura d’incontrare un lupo mannaro perché pensavano li divorasse. Li spaventavamo molto più di una belva selvaggia affamata. In Europa c’era stato qualche caso in cui, mossi da un istinto incontrollato, dei mannari si erano rivelati all’Uomo. Il risultato di queste trasformazioni era sempre stato drammatico perché questi mannari, quasi sempre dei Crinos o dei Glabros, finivano per uccidere. Massacravano uomini, donne o bambini che incontravano sul loro cammino. Questi fatti erano abbastanza rari, ma hanno sufficientemente segnato la storia, tanto che si trovano degli scritti in epoca medievale. Ovviamente non tutti sono obiettivi, ma rimangono di base corretti. Per fortuna però, molti oggi non vanno oltre un livello di racconto o di diceria».
   «Il controllo dell’espansione umana supera la diceria», gli ricordai riferendomi alla storia dei lupi mannari che mi aveva raccontato il padre di Leith. «In quel periodo la barbarie doveva essere abbastanza comune, no?».
   «E sa anche questo!», scoppiò a ridere, dandosi delle arie.
   Piegai la testa di lato, imbarazzata.
   «Quello che ti sto raccontando è accaduto molto tempo dopo. Nel quindicesimo secolo i lupi mannari erano già molto legati all’Uomo. Ma per alcuni secoli c’è stata una vera e propria faida contro la mia specie. C’erano addirittura degli avvisi pubblici contro di noi, atti a spiegare come combatterci. Si poteva imparare che per uccidere un mannaro lo si doveva bruciare vivo oppure tagliargli la testa. Poi si iniziò a dire che poteva essergli fatale sparargli una pallottola d’argento o benedetta. E ci è toccato pure il paletto conficcato nel cuore!».
   «Tutto questo è falso?».
   Scoppiò a ridere di gusto.
   «Chi non morirebbe decapitato? E immagino che dopo un po’ anche le fiamme avrebbero la meglio su chiunque. Per quel che riguarda le pallottole in argento, significherebbe sprecare un metallo prezioso. Un calibro per la caccia sarebbe uguale. Se hai una buona mira, e ovviamente se io sono completamente immobile», aggiunse facendomi l’occhiolino. «No, Hannah, non siamo invulnerabili...».
   «Sì, lo so», sussurrai guardando Leith da lontano.
   «Il problema in questa storia è che gli umani non si rendevano minimamente conto che così massacravano anche alcuni dei loro. Identificavano come mannari tutti quelli con un comportamento sospetto. Non facevano differenza tra la malattia mentale, la licantropia e i casi reali di trasformazione. Nota che questo tornò a nostro vantaggio... i lupi mannari possono anche essere forti, ma sappi che davanti a un nugolo di esseri umani anche inoffensivi come te, non lo sono più così tanto. Immagina un gruppo di bambini di otto anni che ti si getta addosso! Fa paura, eh?», disse divertito guardando la mia espressione sbalordita.
   «Quindi il Branco è stato creato per proteggersi dagli umani», conclusi.
   «Sì. Solo che oggi ci permette di sostenerci e continuare a vivere come siamo senza rischiare di essere scoperti. Ci proteggiamo gli uni con gli altri, siamo una specie di famiglia».

Card Scaricabili
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5/13/2016

12 Commenti

  1. Questo estratto per me è deleterio, se già avevo voglia di leggerlo adesso ancora di più xD Come faccio ad aspettare?! Troppo belle le card comunque *___*

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  2. Quoto Angelica sopra..gli estratti fanno venire la voglia di leggere questo libro ora!!

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  3. Aah non bastava la voglia che già avevo di leggere questo libro, con questo estratto è aumentata mooolto! *-* Carinissime le card mi piacciono molto le ultime due! *-*

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  4. Anonimo13/5/16

    Non vedo l'ora di leggere questa serie *-* Mi ispirano un sacco!

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  5. Hai scelto proprio un bell'estratto, mi piacciono sempre le storie sulle "origini".

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  6. Bello bello!!! Mi sa che non aspetto l'uscita di tutti i libri,ho tanta voglia di leggerlo,e poi che belle le cards da scaricare,ieri il calendario... 😊😊 grazie

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  7. lo voglioooooooooo....non credo che resisterò ahhh

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  8. L'ultima volta che ho letto un estratto mi ero ripromessa di non farlo più perchè altrimenti cresce troppo la voglia di avere subito il libro, ma anche questa volta non ho resistito...

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  9. maledetti estratti che poi mi invogliano a leggerlo subito! ;)

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  10. bello l'estratto e anche le card mi piacciono tanto!

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  11. Davvero bello questo estratto. Non vedo l'ora di leggerlo!

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  12. voglio assolutamente leggere questo libro!!!
    comunque le card sono tutte e tre spettacolari, ma la terza è in assoluto la mia preferita

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