Chi ben comincia #4
Rubrica a cadenza settimanale, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri e ha lo scopo di presentare, ad ogni appuntamento, l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da capire se il libro possa o meno fare per noi.
Buongiorno lettori :D
oggi non sapevo se pubblicare o meno una puntata di questa rubrica perché non mi sentivo molto ispirata; però stavo guardando i miei libri già letti e il mio occhio si è puntato su un libro che ho amato moltissimo e si può dire che è grazie a quello se la mia passione per la lettura si è accesa (:
oggi non sapevo se pubblicare o meno una puntata di questa rubrica perché non mi sentivo molto ispirata; però stavo guardando i miei libri già letti e il mio occhio si è puntato su un libro che ho amato moltissimo e si può dire che è grazie a quello se la mia passione per la lettura si è accesa (:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria;
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe);
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato.
C'erano solo due categorie di persone nella nostra cittadina: gli stupidi e gli ingabbiati. Così mio padre aveva affettuosamente classificato i nostri compaesani. «Quelli che sono costretti a restare o sono troppo stupidi per andarsene. Tutti gli altri trovano una via d'uscita.» Era chiaro a quale categoria appartenesse lui, ma non avevo mai avuto il coraggio di chiedergli perché. Mio padre era uno scrittore e noi vivevamo a Gatlin, Carolina del Sud, perché gli Wate erano lì da sempre, da quando il mio bis-bis-bis-bis-bisnonno, Ellis Wate, aveva combattuto e perso la vita sull'altra riva del fiume Santee, durante la Guerra Civile.
Ma la gente di qui non amava definirla Guerra Civile. Chi aveva meno di sessantanni preferiva l'espressione Guerra tra gli Stati, mentre chi ne aveva di più la chiamava Guerra d'Aggressione Nordista, come se fosse stato il Nord a spingere il Sud alla guerra per qualche balla di cotone scadente. Tutti, quindi, le davano una connotazione, tranne la mia famiglia. Noi la chiamavamo Guerra Civile.
Una ragione in più per cui non vedevo l'ora di andarmene.
Gatlin non era una di quelle tipiche cittadine americane che si vedono nei film, a meno che non siano film di cinquant'anni fa. Eravamo troppo lontani da Charleston per avere uno Starbucks o un McDonald's. Avevamo solo un fast food Dar Kin, visto che quando i nuovi proprietari l'avevano acquistato, erano stati troppo spilorci per comprare anche le lettere mancanti dell'insegna Dairy King. La biblioteca aveva ancora un catalogo cartaceo, nella scuola superiore c'erano ancora le lavagne con i gessi e la nostra piscina comunale era il lago Moultrie, tiepido e melmoso al punto giusto. Potevi vedere un film al multisala più o meno nello stesso periodo in cui usciva in dvd, ma bisognava trovare un passaggio fino a Summerville, vicino all'università. I negozi erano sulla via principale, le belle case le trovavi lungo il fiume e tutte le altre stavano a sud della Route 9, dove i marciapiedi si disintegravano in zolle di cemento, terribili per i pedoni ma perfette da lanciare contro gli inferociti opossum, gli animali più aggressivi sulla faccia della Terra. Tutto questo non è roba da film.
Gatlin non era un posto complicato. Gatlin era Gatlin.
Ma la gente di qui non amava definirla Guerra Civile. Chi aveva meno di sessantanni preferiva l'espressione Guerra tra gli Stati, mentre chi ne aveva di più la chiamava Guerra d'Aggressione Nordista, come se fosse stato il Nord a spingere il Sud alla guerra per qualche balla di cotone scadente. Tutti, quindi, le davano una connotazione, tranne la mia famiglia. Noi la chiamavamo Guerra Civile.
Una ragione in più per cui non vedevo l'ora di andarmene.
Gatlin non era una di quelle tipiche cittadine americane che si vedono nei film, a meno che non siano film di cinquant'anni fa. Eravamo troppo lontani da Charleston per avere uno Starbucks o un McDonald's. Avevamo solo un fast food Dar Kin, visto che quando i nuovi proprietari l'avevano acquistato, erano stati troppo spilorci per comprare anche le lettere mancanti dell'insegna Dairy King. La biblioteca aveva ancora un catalogo cartaceo, nella scuola superiore c'erano ancora le lavagne con i gessi e la nostra piscina comunale era il lago Moultrie, tiepido e melmoso al punto giusto. Potevi vedere un film al multisala più o meno nello stesso periodo in cui usciva in dvd, ma bisognava trovare un passaggio fino a Summerville, vicino all'università. I negozi erano sulla via principale, le belle case le trovavi lungo il fiume e tutte le altre stavano a sud della Route 9, dove i marciapiedi si disintegravano in zolle di cemento, terribili per i pedoni ma perfette da lanciare contro gli inferociti opossum, gli animali più aggressivi sulla faccia della Terra. Tutto questo non è roba da film.
Gatlin non era un posto complicato. Gatlin era Gatlin.
14 Commenti
Ciao Ambra ^_^
RispondiEliminaQuesta grafica è stupenda! Non l'avevo ancora vista....complimenti sei propria brava!!
Io ho letto questo libro tempo fa e sono rimasta ferma al terzo. I primi due mi sono piaciuti molto, il terzo meno e per questo ho un pò paura a leggere l'ultimo :/
L'ultimo per me è stato un po' diverso dagli altri perché incentrato principalmente su di un personaggio; ma mi è piaciuto molto anche quello anche se al finale qualche lacrimuccia mi è sfuggita!
EliminaTi consiglio di leggerlo (:
Io l'ho già letto! Anni fa però.. e mi era piaciuto moltissimo, come tutta la serie! *_*
RispondiEliminaAssolutamente fantastica **
EliminaAnche io lo lessi un paio di anni fa :D mi piacque molto, nonostante poi non ho continuato al saga per chissà quale motivo D:
RispondiEliminaPosso unirmi a te nel fare questa rubrica sul mio blog? Sembra molto interessante e mi piacerebbe realizzarla! (ovviamente ti citerò nei post :3) <3
Ahhh cara non è mia questa rubrica (: se guardi sotto all'immagine della rubrica trovi il link diretto al blog di chi l'ha ideata (: Chiedi a lei :D
EliminaOddio, scritto così piccino non l'avevo notato subito ahah vado subito a chiedere all'interessata, grazie dell'info! :D
EliminaIo l'ho adorato <3
RispondiEliminaSplendido questo incipit :)
Splendidi questi libri**
EliminaAnche a me è piaciuto tantissimo *__* ho la diciassettesima luna sul comodino, ma devo decidermi a iniziarlo!!!
RispondiEliminaFinisce quello che stai leggendo e inizialo** è fantastico :D
EliminaCiao Ambra, ti ho assegnato un premio :D
Eliminahttp://divoratoridilibri.blogspot.it/2014/06/premio-dellamicizia-lovely-blog-award.html
Ho gli ebook, ma non li leggo perché in ebook mi rompo a leggere libri lunghi o saghe ahahah
RispondiEliminaVedrò di trovare il cartaceo!
Fidati ne vale la pena *-*
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