Recensione "La Nona Casa" di Leigh Bardugo

Titolo: La Nona Casa (Alex Stern, #)
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 05 Maggio 2020
Pagine: 530
Prezzo: €19,9
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Trama:

Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles insieme alla madre hippie, viene espulsa molto presto dal mondo della scuola e, giovanissima, entra in una realtà fatta di fidanzati spacciatori, lavori senza prospettive e molto molto peggio. A vent'anni, è l'unica superstite di un orrendo, irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle più prestigiose università del mondo. Qual è l'inganno e perché proprio lei? Mentre prosegue nella sua ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle confraternite che gravitano intorno a Yale.


RECENSIONE
Alex Stern non ha avuto una bella vita fin'ora, è finita spesso nei casini, la droga ha avvolto le sue giornate in passato e sin da bambina era reputata una pazza perché diceva di vedere i fantasmi. Proprio grazie a quest'ultima affermazione, la ragazza è stata scelta per far parte di un'associazione segreta al mondo esterno: Casa Lethe, ovvero un corpo di vigilanza per attività occulte, nato nel 1898. Si occupa principalmente di monitorare riti e pratiche delle società studentesche che si occupano di magia e altre questioni legate all'ultraterreno; cercano di proteggere le persone da eventuali danni fisici o spirituali. La vita di Alex è decisamente cambiata, ha tagliato tutti i ponti con la vecchia se stessa, si è trasferita da Los Angeles a New Haven per "studiare" a Yale - tutto pagato dalla Lethe ovviamente - e cerca di far incastrare i suoi impegni scolastici e i suoi doveri soprannaturali. Con un po' di difficoltà tutto sembra andare per il verso giusto, ma un giorno i fantasmi iniziano a comportarsi in maniera insolita mentre sorvegliava un rituale che non doveva essere troppo complicato, e proprio la stessa sera, in quello stesso momento, il cadavere di una donna viene trovato nei pressi della palestra della scuola, coincidenza oppure c'entrano le società?
La protagonista è una donna forte, non si lascia contrastare con tanta facilità, segue la strada che lei pensa sia più corretta anche quando gli altri intorno a lei le dicono che non è una buona idea, è disposta a tutto pur di seguire e accertare i suoi sospetti. Da una parte ho apprezzato molto la sua forza, ma è anche una vittima in tutta questa storia: il suo passato riempie di tristezza le pagine dove ne si parla, sin da bambina riusciva a vedere questi spettri, soprannominati i Grigi, e pensava fosse una cosa normale finché un giorno una battuta poco felice l'ha fatta finire dal preside e da quel momento è diventata la svitata numero uno per tutti quanti. Mi ha fatto tenerezza, soprattutto perché l'unico modo per tenere a distanza queste presenze era ricorrere alla droga.
La parte dei Grigi è quella che mi ha appassionata di più, sono creature attratta da ogni forma di vita possibile - zucchero, lacrime, rabbia, sangue - come se rimpiangessero il fatto di essere morti, di aver voglia di poter tornare a far parte di questo mondo. Se ciò che li attira è l'esistenza, al contrario ciò che li respinge è la morte - cenere di morto, terra di cimitero, canti di morte. In genere non sono pericolosi, sono semplicemente astratti, sono innocui, ma per Alex è diverso, lei è diversa. Un altro particolare interessante su di loro è che non bisogna mai guardarli negli occhi, sono talmente attratti dalla vitalità delle persone, che potrebbe crearsi un legame e si potrebbe rischiare di avere un fantasmino che ti segue giorno e notte.
Sono molto combattuta per quanto riguarda ciò che ho letto. Ho passato la prima metà libro ad odiarlo praticamente, non riuscivo ad entrare nella storia, moltissimi capitoli mi annoiavano tantissimo e trovavo parecchi punti lunghi pieni di descrizioni completamente inutili. Sono arrivata alla conclusione che i capitoli e i pezzi riguardanti il passato di Alex mi seccavano tantissimo, mentre la restante metà libro che riguardava i fatti presenti mi è piaciuta tantissimo. Ad essere onesta ho pensato tantissime volte che avrei fatto meglio a mollare la lettura, non capivo come mai a tutti quanti stesse piacendo, mentre a me per niente. Alla fine sono contenta di aver continuato a dargli occasioni su occasioni. La storia è diversa dai soliti libri, è intrigante e appassionante, niente è dato per scontato, ci sono tanti colpi di scena e tanti voltamenti di spalle.
In conclusione, mi sento di consigliarvelo, ma siate preparati ad un inizio lento, ad attraversare strade tormentate prima di riuscire a trovare quella giusta.

4/13/2020

3 Commenti

  1. Per quanto mi piaccia la Bardugo, ammetto di essere parecchio indietro con i suoi libri. Dovrò rimediare. Bella recensione, Ambra ;)

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  2. Dopo aver sentito commenti non proprio positivi devo ammettere che fossi dubbiosa riguardo a questo romanzo, ma fortunatamente mi sono dovuta ricredere!
    All'inizio è un po' complesso, ma una volta che prende il via non ho potuto fare a meno di affezionarmi ai personaggi e alla vicenda narrata in generale 🙈

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  3. Ciao, finalmente l’ho letto anche io, da brava ritardataria (qui la mia recensione)!
    In una parola, splendido. Mi è piaciuto tutto, non l’ho trovato per niente lento (o comunque non più di quanto la storia richiedesse) e nonostante la sua crudezza penso la Bardugo abbia ancora una volta ordito una trama meravigliosa.
    Davvero davvero davvero bello e sapere che non è autoconclusivo mi rende ancora più felice!
    Mi dispiace molto che tu non sia riuscita ad apprezzarlo a pieno..
    Un abbraccio, Rainy

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