Recensione: 'Vita di Tara' di Graham Joyce
Buongiorno lettori, come state?! Spero bene v.v
Che mi dite del tempo? Non vi rattrista un po'?! Oggi fa bello, domani chissà! Non sembra Agosto, ma vabé.. spero almeno che faccia caldo prossimamente almeno fino ad ottobre come tre anni fa che al mio compleanno (9 ottobre) giravo ancora con i pantaloncini corti! Si, è un argomento da vecchi il tempo, ma non so di cosa parlarvi! Ahah! L'altro giorno sono andata al cinema a vedere Anarchia. La Notte del Giudizio e devo dire che mi è davvero piaciuto, la notte ho sognato che andavo in giro a sparare con il mitra o un'arma simile, ma vabé... u.u
Passiamo a noi ragazzi dai, oggi vi lascio la recensione di un libro che ho ricevuto dalla casa editrice Gargoyle. Il libro in questione è Vita di Tara e l'ho trovato proprio un bel libro :D
Titolo: Vita di Tara
Autore: Graham Joyce
Editore: Gargoyle
Data di pubblicazione: 3 Luglio 2014
Pagine: 362
Prezzo: 18,00€
Amazon | Goodreads
Trama:
Dopo il pranzo di Natale Peter Martin riceve una telefonata concitata dal padre che gli chiede di raggiungerlo subito perché qualcosa di sorprendente è accaduto alla loro famiglia. Al suo arrivo, Peter ritrova Tara, la sorella adolescente scomparsa misteriosamente vent'anni prima. Cosa le è accaduto? E dove è stata in questi lunghi anni? La storia di Tara ha dell'incredibile: ha conosciuto uno straniero nella foresta degli Outwoods ed è stata con lui per mesi in un... mondo parallelo. Per la sua famiglia è impossibile crederle, ovviamente, eppure il corpo di Tara non è invecchiato affatto nonostante siano passati vent'anni. L'unico che sembra essere dalla sua parte è il suo primo amore, Richie, ma un uomo misterioso la pedina tentando in tutti i modi d'impedirle di riawicinarsi a lui. Spetterà allora allo psichiatra, il dottor Underwood, scoprire quali segreti nasconde la mente di Tara e riportare così ai Martin la ragazzina che avevano perduto.
RECENSIONE
Vita di Tara è uno di quei romanzi che hanno subito catturato la mia attenzione, sia per la trama che per la fantastica cover in grado di catturare lo sguardo**
Dopo aver letto la trama sembrava avessi ra le mani un bellissimo fantasy, ma durante la lettura mi sono resa conto che non era un fantasy, non al 100% almeno. Graham Joyce è riuscito ad intrecciare realtà e fantasia in modo grandioso! La realtà è la protagonista di gran parte del libro, la storia è incentrata principalmente sul nucleo famigliare, sulla famiglia di Tara. La fantasia viene raccontata a grandi linea direttamente da Tara, da ciò che ha vissuto, ma le descrizioni vengono un po' tralasciate, come se l'autore voglia farci immaginare da noi il mondo parallelo in cui la protagonista è capitata. Questo non mi è dispiaciuto alla fine, mi sono anche divertita a sforzarmi di immaginare quel luogo fantastico.
Tara Martin ha sedici anni al momento della sua scomparsa. Si trovava negli Outwoods quando un uomo più maturo di lei le si avvicina e iniziano a conoscersi. L'uomo le raccontava del posto in cui viveva e la ragazza, curiosa, accettò di andare a vedere con i suoi occhi questo posto, ma quando arrivò a destinazione se ne pentì subito e volle tornare indietro, ma l'uomo le disse che doveva aspettare 6 mesi prima di tornare a casa.
Quando Tara tornò nella sua Terra, si ritrovò davanti a cose che non aveva mai visto e si ripresentò a casa sua, dai suoi genitori che erano invecchiati perché nel suo mondo erano passati 20 anni.
Tara racconta la sua storia ai suoi genitori e suo fratello, Peter, che non credendo alle sue parole la porta da uno psichiatra che a gran modo ha già avuto a che fare con una storia simile.
L'autore ha intrecciato passato e presente, in un modo davvero piacevole. La storia si alternava ai racconti sul passato di Tara, su quello che ha vissuto in quella Terra fantastica; alle vicende che ha dovuto passare Richie, il ragazzo di Tara, dopo la sua scomparsa; alla narrazione di eventi concerni la famiglia di Tara, da quando lei è tornata. Quest'ultimi non capivo perché avvenissiro, ma alla fine del libro tutto ha avuto senso. Inoltre c'erano i resoconti delle sedute dallo psichiatra, scritti in modo parecchio professionale. Devo ammettere che questi a volte facevo fatica a finirli di leggere, era scritto davvero in modo troppo tecnico a parer mio.
I personaggio erano ben strutturati ed è stato un piacere conocerli.
Non vi voglio svelare nulla sul mondo fantastico creado da Joyce, vi dico solo che era popolato da gente come noi, senza ali o orecchie a punta, ma con degli ideali parecchio 'aperti'.
Per terminare: mi è piaciuto moltissimo questo libro, semplice, ma davvero ben scritto e ben strutturato!
Lo consiglio a tutti coloro che vogliono una storia semplice, ma misteriosa.
Cosa ne pensate di questa lettura? Lo leggerete?!**
6 Commenti
Sembra molto carino! L'ho già inserito in wish list!!
RispondiEliminaMolto carino La notte del giudizio, sì. Un po' buonista, alla fine, ma mi è piaciuto. Da me, fortunatamente, il tempo è bello. In questi giorni, c'è anche la festa patronale e stasera tutti in spiaggia a fare i falò. Deve essere bello per forza! Il libro non mi ispirava per nulla, ma ne parlate tutti talmente bene...
RispondiEliminaCiao Ambra ^^ il film vorrei vedere anche io, mi ispira proprio! Per quanto riguarda il romanzo, sembra proprio una bella lettura, se mi riesce di trovarlo in bilbioteca, lo leggerò sicuramente ^^
RispondiEliminaSono tornata, stavolta definitivamente (almeno credo)!
RispondiEliminaQuesto libro non mi attirava prima.. Ora invece ho cambiato idea!
Questo libro mi ispira proprio, credo che sarà una delle mie prossime letture :)
RispondiEliminaMolto, molto interessante *-----*
RispondiEliminaQuella copertina è veramente splendida! Adoro i colori :D