Review Party | 'Absence' di Chiara Panzuti

Buongiorno lettori!
oggi vi lascio la mia recensione di un libro che ero davvero molto fiduciosa mi sarebbe piaciuto, l'ho atteso con ansia, l'ho abbracciato nel momento in cui mi è stato consegnato al SalTo17, ho atteso con impazienza che arrivasse il suo momento di essere letto, ma non l'ho trovato all'altezza delle mie aspettative. Odio quando non mi piace un libro, soprattutto quando l'autrice è italiana, ma voglio essere sincera con chi mi legge e dire davvero quello che penso. Spero di essere abbastanza chiara nell'esporvi quali sono i difetti del romanzo, spero non mi odiate.
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Titolo: Absence. Il Gioco dei Quattro (Absence, #1)
Autore: Chiara Panzuti
Editore: Fazi lainya
Data di pubblicazione: 01 Giugno 2017
Pagine: 336
Prezzo: €15,00
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Trama:
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13’07’’S 78° 30’35’’W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.


RECENSIONE
Avevo grandi aspettative su questo romanzo, tanta pubblicità, tante interviste, tante recensioni e le mie aspettative sono salite alle stelle. Purtroppo sono rimasta un po' delusa da questa lettura, sin dall'inizio ho iniziato a non essere totalmente presa dalla lettura, trovandola un po' sotto tono e ripetitiva.
La storia parla di quattro ragazzi che da un momento all'altro, senza apparente ragione, sono diventati invisibili per il mondo intero - nessuno può vederli, o sentirli e ogni oggetto che tentano di prendere si dissolve nel nulla per poi ricadere per terra -, come se non bastasse nessuno sente la loro mancanza, perché sono stati cancellati anche dalle menti delle persone che li conoscevano. I quattro si incontreranno a seguito di aver ricevuto degli strani oggetti dall'uomo in nero - auricolari, lenti a contatto, un biglietto e guanti, con i quali finalmente possono toccare oggetti ed essere visti e sentiti dai loro simili. Purtroppo non sono ben accetti tra gli 'invisibili' e cercheranno più volte di fargli del male, per cui si ritrovano a scappare da loro e a seguire gli indizi del biglietto che li porta dall'altra parte del mondo alla ricerca di risposte.
La trama sembra davvero sensazionale, mi aspettavo di essere coinvolta in una storia alla ricerca di risposte e piena di mistero, invece sin dall'inizio mi sono ritrovata in una situazione lagnosa che si è protratta per troppe pagine! Come la protagonista - Feith - si accorge di non essere più vista ne sentita ne tanto meno ricordata dalla madre, ha iniziato a piangere e lamentarsi tutto il tempo, anche quando incontra Jared non vuole andare subito alla ricerca di risposte, ma vuole stare vicino alla madre a lamentarsi e rimpiangere il tempo passato. Superato quest'ostacolo pensavo iniziasse la parte interessante e senza intoppi, invece ho trovato delle parti troppo ripetitive, come se l'autrice dovesse essere sicura di ciò che aveva in mente e dovesse scriverlo ripetutamente per capire il concetto.
Purtroppo le ripetizioni si sono protratte per quasi tutta la durata della narrazione, sotto forma di pensieri, ma sono sempre presenti. Talvolta ho saltato qualche pagina perché proprio non riuscivo ad andare avanti, volevo più azione e mistero e meno seghe mentali, mi aspettavo di essere travolta dalla voglia di scoprire cosa è successo a questi ragazzi, una corsa contro il tempo per cercare di vincere l'antidoto, invece proprio nel momento in cui ho detto 'ecco, adesso iniziamo a ragionare, finalmente sta per succede qualcosa, si sono svegliati' mi sono ritrovata all'epilogo che ho trovato di una noiosità assoluta.
Per quanto riguarda i personaggi, nessuno mi è piaciuto più dell'altro, ognuno di loro ha un difetto: Feith si piange addosso, Christabel è di un pessimismo assoluto, Scott non sempre è d'accordo con il gruppo, Jared è l'unico che cerca di acquietare gli animi degli altri e sa' sempre cosa fare in ogni situazione, l'unico che ha preso abbastanza bene la situazione e vuole far qualcosa per capovolgerla. Ognuno di loro ha una storia tormentata, sappiamo qualcosa del passato di ognuno, ma la caratterizzazione l'ho trovata un po' povera, solo i loro difetti erano messi sotto i riflettori.
Per terminare, mi spiace davvero moltissimo che non mi sia piaciuto questo primo capitolo, il potenziale lo ha, la trama potrebbe davvero essere qualcosa di nuovo e mai visto, ma volevo qualcosa di più coinvolgente, qualcosa che mi tenesse incollata alle pagine, una storia piena di azione e mistero. Mi sento un po' la voce fuori dal coro perché questo libro è piaciuto davvero a tutti, tranne che a me. Spero che con il secondo romanzo possa trovare ciò che mi aspettavo, continuerò la serie sì, sono curiosa di sapere come si risolverà la situazione - sempre che si risolva. La mia valutazione è confusa, volevo davvero arrivare a mettere tre stelline, ma proprio non ci riesco, voglio essere sincera come sono sempre stata nelle mie recensioni. Dopo una giornata a pensare ad un verdetto, do' due stelline e mezza, proprio perché sono fiduciosa che la trama ha da offrirci qualcosa di nuovo e interessante nei prossimi libri.
Tempo di lettura: troppi giorni

7/11/2017

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