Recensione: "Ink" di Alice Broadway

Titolo: Ink (Skin Books, #1)
Autore: Alice Broadway
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 02 Febbraio 2017
Pagine: 374
Prezzo: €18,00
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Trama:

Immagina un mondo in cui ogni tua azione, ogni evento della tua vita ti viene tatuato sulla pelle, perché tutti lo possano vedere. Immagina se avessi qualcosa da nascondere...
Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio...


RECENSIONE
Ink è un distopico dall'ambientazione molto originale, ci troviamo in un mondo dove ogni progresso di una vita umana viene marchiato con l'inchiostro sulla pelle. C'è un marchio di nascita con il nome, un puntino per ogni anno di età, l'albero genealogico sulla schiena, i traguardi identificati con linee e colori differenti sul braccio destro, mentre il sinistro è riservato ai fallimenti di questa persona. Questo dalla nascita alla morte, in modo da venire ricordati dalle generazioni a venire per quello che si era realmente. Al decesso di una persona la pelle viene rilegata in libri da tramandare di generazione in generazione, ma soprattutto serve per l'anima, in modo che sia più libera dalla storia e leggera da raggiungere l'aldilà - questa cosa l'ho trovata molto macabra, le scene che mi sono immaginata non sono certamente solite in uno YA.
La trama parla di Leora, una giovane ragazza che ha appena perso il padre a causa di una brutta malattia ed è in attesa che le venga consegnato il suo Libro. Un giorno mentre era di spese si è trovata per caso in piazza, dove ci sarebbe stata la prima marchiatura pubblica da molto tempo a questa parte. La persona incriminata è stata accusata di aver rubato un pezzo di pelle, per cui un pezzo di storia di una persona, per questo gli viene tatuato un corvo sulla testa. Leora a quel punto ricorda che da bambina aveva visto lo stesso tatuaggio sulla nuca di suo padre e inizia ad interrogarsi sul passato della persona che l'ha cresciuta.
Come in ogni buon distopico devono esserci almeno due fazioni: ci sono i tatuati, ovvero coloro che credono fermamente che incidersi ogni cosa sulle pelle sia l'unico modo per essere buoni, in quanto non si può mentire o nascondere nulla, e ci sono gli intonsi, persone che rifiutano di farsi marchiare. In passato vivevano a stretto contatto con i primi, ma dopo una guerra sono stati espulsi dalla città, confinati a vivere in comunità oltre al muro. La maggior parte dei ragazzi non ne ha mai visto uno per cui credono sia una specie di leggenda, un qualcosa raccontatagli dai genitori solo per incutergli timore e metterli sulla retta via, ma non è così.
Per quanto riguarda i personaggi mi sono piaciuti si e no. L'unica su cui mi sono fatta un'idea abbastanza chiara è Leora molto determinata nel suo futuro, con le idee molto chiaro per quanto riguarda la questione degli Intonsi, ma non ho sempre capito le sue scelte e il suo modo di agire, ha tirato fuori tanta rabbia senza una vera spiegazione secondo me. Un altro personaggio che mi è piaciuto è Verity la migliore amica della protagonista, che è davvero la persona più leale della storia, anche a costo di mettere a rischio la sua futura carriera rimane federe a Leora e vuole fare di tutto per aiutarla. Gli altri personaggi credono verranno approfonditi nei seguiti, per cui attendo prima di dirvi la mia opinione.
Il libro si legge velocemente, la parte iniziale ti introduce in questa nuova realtà ed è descritta nei minimi dettagli e soprattutto non ci sono incongruenze con la trama. Nella seconda metà del libro la storia inizia ad ingranare lasciandoci con molte domande in testa, ma di semplice risoluzione, infatti quasi tutti quelli che sarebbero dovuti essere dei colpi di scena li avevo capiti da sola. Se devo trovare una cosa che non mi è piaciuta sono i troppi capitoli descrittivi, avrei preferito venire a conoscenza di certe cose sul passato magari con dei flashback, ma c'erano solo tante descrizioni senza dialoghi e sapete che per me sono fondamentali! Una cosa che mi è piaciuta tantissimo sono le Fiabe che accompagnano la storia e che ci fanno capire come sono nata questi due 'popoli', le leggende che si celano dietro e la realtà.
Per concludere, la serie ha molto potenziale, sono molto curiosa di leggere come prosegue, sperando che il terzo volume arrivi molto presto anche da noi.

11/28/2020

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