Review Party "Mexican Gothic" di Silvia Moreno-Garcia
Autore: Silvia Moreno-Garcia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 26 Ottobre 2021
Pagine: 348
Prezzo: €18,00
Goodreads | Amazon
Trama:
Noemí Taboada riceve dalla cugina, che ha appena sposato un aristocratico inglese, una lettera delirante in cui implora il suo aiuto. E così, con i suoi raffinati abiti da debuttante e il suo impeccabile rossetto, la giovane si reca nella dimora dispersa nella campagna messicana. Presto quella casa e i suoi sinistri occupanti iniziano a infestare i sogni di Noemí e ad avvolgere anche lei nella loro spirale di segreti, violenza e follia.
RECENSIONE
Avete presente quando guardate un film 'horror' e non trovate elementi dell'orrore, lo trovate super confuso e alla fine vi trovate a pensare 'ho buttato due ore della mia vita'? Beh è quello che penso dopo aver finito questo libro.
La storia parla di Noemi, una ragazza accorsa in aiuto della cugina Catalina a seguito di una lettera confusa e inquietante, in cui le diceva che sentiva delle voci e aveva bisogno d'aiuto. Arrivata in questa casa Noemi capisce subito che qualcosa non va: tutti sono scontrosi con lei, non la lasciano vedere Catalina dicendo che ha la tubercolosi e che deve riposare, non vedono di buon occhio l'idea di Noemi di chiamare un altro dottore per un secondo parere, non vogliono che lei si rechi in paese da sola e tutto. Non la vogliono in quella casa. Noemi inizia a sentire delle voci anche lei e fare brutti sogni che sembrano sempre più vividi, e capisce che sua cugina non aveva del tutto perso la ragione.
Quello che ho trovato nel libro è il nulla cosmico. Nessun elemento che abbia attirato particolarmente la mia attenzione, le descrizioni troppo presenti mi hanno impedito di godermi anche solo una pagina, i personaggi non mi hanno trasmesso niente e soprattutto le fantomatiche velature gotiche per me non c'erano. Sì ci sono stati dei pezzi un pelo inquietanti, ma per il resto è rimasto tutto molto confuso fino a circa 3/4 del libro.
L'unica parte che salvo di tutto il libro è la casa, High Place, un'enorme antica dimora dove percepisci il tempo che è trascorso. Situata in cima alla collina, ha un enorme cimitero nei paraggi dove sono sepolti i familiari della famiglia Doyle e tutte le persone inglesi che hanno lavorato al loro servizio all'interno dell'allora rinomata miniera da cui estraevano l'argento. Mi ha dato un po' le vibes della casa di Rose Red, inquietante allo stesso modo. Ovviamente le descrizioni superflue hanno rovinato tutto comunque.
I personaggi li ho odiati, TUTTI. Si sono risollevati un po' nelle ultime 20 pagine, ma non posso premiare un libro per questo. Noemi è stata inutile, doveva andare a controllare sui cugina, ma è stata per tutto il tempo al comando della famiglia Doyle, ci ha messo troppo tempo per ribellarsi e ormai era tutto inutile. Mai una volta che abbia seguito un consiglio che le han dato, i suoi dialoghi non mi sono piaciuti per niente. Catalina l'ho immaginata come uno zombie praticamente. Per tre quarti del libro è stata rinchiusa nella sua stanza a 'riposare' tutto il tempo, non ha quasi spiccicato parola e quando parlava l'ho trovata irritante: lanciava l'input di dire qualcosa d'interessante e poi taceva. Frances è l'unico della famiglia Doyle che ha cercato di fare qualcosa per le due ragazze, si è sforzato di aiutarle anche se gli era difficile. L'unico che ho tollerato abbastanza e confidavo in lui perché la storia prendesse una strada differente. Florence e Virgil odiosi come non mai. Florence sempre a parlare con astio e con presunzione, Virgil con quel sorrisetto che sbeffeggiava in continuazione Noemi.
E niente, non possono piacermi tutti i libri purtroppo. Per me è un grandissimo no, mi sono annoiata per la maggior parte del tempo e non vedevo l'ora di portarlo a termine. Anche la spiegazione di tutta la storia non mi è piaciuta, non sta né in cielo né in terra. Mi spiace solo che il libro ha davvero una buona valutazione, sarò strana io. Se volete farvi una vostra idea leggetelo, ma ci sono talmente tanti libri in circolazione che io userei il vostro tempo in modi migliori, non fate il mio errore.
La storia parla di Noemi, una ragazza accorsa in aiuto della cugina Catalina a seguito di una lettera confusa e inquietante, in cui le diceva che sentiva delle voci e aveva bisogno d'aiuto. Arrivata in questa casa Noemi capisce subito che qualcosa non va: tutti sono scontrosi con lei, non la lasciano vedere Catalina dicendo che ha la tubercolosi e che deve riposare, non vedono di buon occhio l'idea di Noemi di chiamare un altro dottore per un secondo parere, non vogliono che lei si rechi in paese da sola e tutto. Non la vogliono in quella casa. Noemi inizia a sentire delle voci anche lei e fare brutti sogni che sembrano sempre più vividi, e capisce che sua cugina non aveva del tutto perso la ragione.
Quello che ho trovato nel libro è il nulla cosmico. Nessun elemento che abbia attirato particolarmente la mia attenzione, le descrizioni troppo presenti mi hanno impedito di godermi anche solo una pagina, i personaggi non mi hanno trasmesso niente e soprattutto le fantomatiche velature gotiche per me non c'erano. Sì ci sono stati dei pezzi un pelo inquietanti, ma per il resto è rimasto tutto molto confuso fino a circa 3/4 del libro.
L'unica parte che salvo di tutto il libro è la casa, High Place, un'enorme antica dimora dove percepisci il tempo che è trascorso. Situata in cima alla collina, ha un enorme cimitero nei paraggi dove sono sepolti i familiari della famiglia Doyle e tutte le persone inglesi che hanno lavorato al loro servizio all'interno dell'allora rinomata miniera da cui estraevano l'argento. Mi ha dato un po' le vibes della casa di Rose Red, inquietante allo stesso modo. Ovviamente le descrizioni superflue hanno rovinato tutto comunque.
I personaggi li ho odiati, TUTTI. Si sono risollevati un po' nelle ultime 20 pagine, ma non posso premiare un libro per questo. Noemi è stata inutile, doveva andare a controllare sui cugina, ma è stata per tutto il tempo al comando della famiglia Doyle, ci ha messo troppo tempo per ribellarsi e ormai era tutto inutile. Mai una volta che abbia seguito un consiglio che le han dato, i suoi dialoghi non mi sono piaciuti per niente. Catalina l'ho immaginata come uno zombie praticamente. Per tre quarti del libro è stata rinchiusa nella sua stanza a 'riposare' tutto il tempo, non ha quasi spiccicato parola e quando parlava l'ho trovata irritante: lanciava l'input di dire qualcosa d'interessante e poi taceva. Frances è l'unico della famiglia Doyle che ha cercato di fare qualcosa per le due ragazze, si è sforzato di aiutarle anche se gli era difficile. L'unico che ho tollerato abbastanza e confidavo in lui perché la storia prendesse una strada differente. Florence e Virgil odiosi come non mai. Florence sempre a parlare con astio e con presunzione, Virgil con quel sorrisetto che sbeffeggiava in continuazione Noemi.
E niente, non possono piacermi tutti i libri purtroppo. Per me è un grandissimo no, mi sono annoiata per la maggior parte del tempo e non vedevo l'ora di portarlo a termine. Anche la spiegazione di tutta la storia non mi è piaciuta, non sta né in cielo né in terra. Mi spiace solo che il libro ha davvero una buona valutazione, sarò strana io. Se volete farvi una vostra idea leggetelo, ma ci sono talmente tanti libri in circolazione che io userei il vostro tempo in modi migliori, non fate il mio errore.
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