Review Party: "Hide" di Kiersten White
Titolo: Hide
Autore: Kiersten White
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 30 Agosto 2022
Pagine: 216
Prezzo: €20,90
Goodreads | Amazon
Trama:
La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...
RECENSIONE
Mi hanno sempre affascinata le storie ambientate in luoghi abbandonati, luoghi misteriosi che celano un passato da raccontare che non vede l'ora di venire a galla. Quando ho letto la trama di Hide sapevo che dovevo leggerlo. Un parco divertimenti chiuso da anni che diventa la meta di un gruppo di ragazzi che devono nascondersi al suo interno? Si preannunciava una storia epica, ma sarà stato davvero così?
La storia è raccontata dall'esterno, ma segue i diversi protagonisti - 14 ragazzi che non hanno niente in comune tra di loro, solo la voglia di vincere e portarsi a casa il montepremi per svoltare la propria vita - è come se ci fosse una telecamera che li segue nei sette giorni di gioco. La cosa mi è piaciuta sì e no. Era il modo per farci scoprire tantissime parti di questo Parco delle Meraviglie, avremmo potuto scoprire cosa c'era all'interno in ogni minimo dettaglio, ma mi è sembrato un po' poco. Al termine della lettura ci sono pochi elementi che ci vengono davvero illustrati, mi sarebbe piaciuto imparare di più sulle passate attrazioni e vari luoghi d'incontro o ristoro. Insomma.. un'occasione mancata, anche perché i pochi dettagli che ci vengono forniti mi hanno intrigata moltissimo! Storia diversa per quanto riguarda il vero e proprio passato del Parco, ci viene spiegato il perché ha aperto e le varie motivazioni che hanno portato alla chiusura dello stesso, e qui mi sono trovata abbastanza soddisfatta.
I protagonisti non mi hanno colpita un granché, mi hanno lasciata piuttosto indifferente o mi sono stati antipatici. Sono caratterizzati in maniera piuttosto superficiale, ma in poco più di 200 pagine non potevamo aspettarci che 14 persone venissero caratterizzate alla perfezione. L'unica cosa che si è salvata di alcuni, è il loro passato turbolento, che ha giustificato il loro comportamento.
Il libro si potrebbe categorizzare come Horror\survival\fantasy, ma non mi è piaciuta la piega che ha preso quest'ultima categoria. Se mi seguite da un po' sapete che amo i fantasy, ma la risoluzione di questa storia mi è sembrata sbrigativa. A un certo punto mi ha ricordato un po' le vibes che mi aveva trasmesso Wayward Pines, un po' d'inquietudine, ma la consapevolezza che sarebbe stata una cretinata. Non voglio dirvi molto, ma diciamo che c'è una creatura non troppo umana che dà la caccia ai 14 ragazzi, ma personalmente avrei preferito ci fosse un branco di serial killer alle loro calcagna. Per farvi capire come mi sono sentita durante la lettura vi faccio un esempio. Avete presente quando iniziate un film 'horror' e subito capite che è demenziale, ma lo guardate ugualmente? Ecco, in questo libro, stesse sensazioni.
Sono passate settimane da che ho terminato il libro e sono ancora confusa e arrabbiata. Non è una brutta lettura, per la prima metà mi ha catturata perché volevo sapere dove l'autrice voleva andare a parare, ma non appena ho capito in che direzione eravamo diretti ho perso un po' l'interesse. Il finale è stata la cosa che mi ha soddisfatta maggiormente, ma allo stesso tempo mi ha fatta imbestialire. È stato tutto troppo affrettato, del tipo che mancavano 10 pagine alla fine e doveva ancora succedere tutto. E come se non bastasse il libro termina in modo apertissimo, e dovrebbe essere un autoconclusivo per cui molto male. Insomma, già che tutto il libro è sintetizzato, almeno un altro paio di paginette con un epilogo ce lo meritavamo. In conclusione il libro mi è piaciuto? Sì, ma è uno di quei libri che tra qualche settimana avrò dimenticato. Ve lo consiglio? Non mi sento di dirvi di no, perché c'è assolutamente di peggio, ma non aspettatevi la storia del secolo e prendetelo come un semplice passatempo.
La storia è raccontata dall'esterno, ma segue i diversi protagonisti - 14 ragazzi che non hanno niente in comune tra di loro, solo la voglia di vincere e portarsi a casa il montepremi per svoltare la propria vita - è come se ci fosse una telecamera che li segue nei sette giorni di gioco. La cosa mi è piaciuta sì e no. Era il modo per farci scoprire tantissime parti di questo Parco delle Meraviglie, avremmo potuto scoprire cosa c'era all'interno in ogni minimo dettaglio, ma mi è sembrato un po' poco. Al termine della lettura ci sono pochi elementi che ci vengono davvero illustrati, mi sarebbe piaciuto imparare di più sulle passate attrazioni e vari luoghi d'incontro o ristoro. Insomma.. un'occasione mancata, anche perché i pochi dettagli che ci vengono forniti mi hanno intrigata moltissimo! Storia diversa per quanto riguarda il vero e proprio passato del Parco, ci viene spiegato il perché ha aperto e le varie motivazioni che hanno portato alla chiusura dello stesso, e qui mi sono trovata abbastanza soddisfatta.
I protagonisti non mi hanno colpita un granché, mi hanno lasciata piuttosto indifferente o mi sono stati antipatici. Sono caratterizzati in maniera piuttosto superficiale, ma in poco più di 200 pagine non potevamo aspettarci che 14 persone venissero caratterizzate alla perfezione. L'unica cosa che si è salvata di alcuni, è il loro passato turbolento, che ha giustificato il loro comportamento.
Il libro si potrebbe categorizzare come Horror\survival\fantasy, ma non mi è piaciuta la piega che ha preso quest'ultima categoria. Se mi seguite da un po' sapete che amo i fantasy, ma la risoluzione di questa storia mi è sembrata sbrigativa. A un certo punto mi ha ricordato un po' le vibes che mi aveva trasmesso Wayward Pines, un po' d'inquietudine, ma la consapevolezza che sarebbe stata una cretinata. Non voglio dirvi molto, ma diciamo che c'è una creatura non troppo umana che dà la caccia ai 14 ragazzi, ma personalmente avrei preferito ci fosse un branco di serial killer alle loro calcagna. Per farvi capire come mi sono sentita durante la lettura vi faccio un esempio. Avete presente quando iniziate un film 'horror' e subito capite che è demenziale, ma lo guardate ugualmente? Ecco, in questo libro, stesse sensazioni.
Sono passate settimane da che ho terminato il libro e sono ancora confusa e arrabbiata. Non è una brutta lettura, per la prima metà mi ha catturata perché volevo sapere dove l'autrice voleva andare a parare, ma non appena ho capito in che direzione eravamo diretti ho perso un po' l'interesse. Il finale è stata la cosa che mi ha soddisfatta maggiormente, ma allo stesso tempo mi ha fatta imbestialire. È stato tutto troppo affrettato, del tipo che mancavano 10 pagine alla fine e doveva ancora succedere tutto. E come se non bastasse il libro termina in modo apertissimo, e dovrebbe essere un autoconclusivo per cui molto male. Insomma, già che tutto il libro è sintetizzato, almeno un altro paio di paginette con un epilogo ce lo meritavamo. In conclusione il libro mi è piaciuto? Sì, ma è uno di quei libri che tra qualche settimana avrò dimenticato. Ve lo consiglio? Non mi sento di dirvi di no, perché c'è assolutamente di peggio, ma non aspettatevi la storia del secolo e prendetelo come un semplice passatempo.
1 Commenti
Concordo con le tue impressioni! Amarilli
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