Recensione: "The Prison Healer" di Lynette Noni
Titolo: The Prison Healer (The Prison Healer, #1)
Autore: Lynette Noni
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 04 Aprile 2023
Pagine: 400
Prezzo: €17,90
Goodreads | Amazon
Trama:
Kiva ha diciassette anni e ormai da tempo ricopre il ruolo di guaritrice a Zalindov, una prigione letale in cui chiunque è sacrificabile, in qualsiasi momento. Un giorno, nella sua infermeria approda la Regina Ribelle, che è stata catturata ed è gravemente malata. A Kiva viene ordinato di tenerla in vita a ogni costo affinché possa sostenere il Giudizio degli Elementi, ovvero quattro prove quasi impossibili da superare per riottenere la libertà. Consapevole che la Regina Ribelle non è in grado di affrontarle, Kiva prende il suo posto, pur sapendo che nessuno, in realtà, è mai sopravvissuto. Mentre Zalindov è in fermento e pregusta morte e distruzione, a vegliare su Kiva e ad aiutarla interviene un nuovo, misterioso detenuto, che piano piano si conquista un posto speciale nel suo cuore...
RECENSIONE
Quante volte vi capita di iniziare un libro senza sapere nulla sulla trama? A me più volte di quanto vorrei ammettere, ma nemmeno perché non la leggo, ma perché la dimentico! Beh, con The Prison Healer è successo così: ricordavo solo che l'ho trovata interessante e dovevo leggerlo. Solitamente mi va sempre bene, perché finisco per adorare il libro, sarà successo anche questa volta?
Kiva a diciassette anni ricopre il ruolo di Guaritrice di Zalindov da diverso tempo, si trova all'interno della prigione già da dieci anni e quasi non ricorda più com'è il mondo fuori. Le sue giornate passano velocemente cercando di guarire i suoi compagni, o marchiando quelli nuovi, specialmente ora che si è diffusa un'epidemia e deve scovarne la causa per trovare una cura e impedire ulteriori morti. La vita di Kiva inizia a essere un po' più interessante da quando è arrivato un nuovo prigioniero affascinante, Jaren, ma raggiungerà l'apice solo quando la Regina Ribelle arriverà in infermeria e Kiva vede uno spiraglio di speranza per ottenere la libertà, non deve fare altro che sostenere il Giudizio degli Elementi e vincere.
Ho apprezzato praticamente tutto di questo libro, anche se l'inizio l'ho trovato un pelo lento, in un men che non si dica sono stata catapultata all'interno della storia e mi sono trovata a casa. Lo stile di Lynette è molto semplice, non si perde in chiacchiere, non ci sono giri di parole, forse qualche descrizione di troppo, ma niente che non le si possa perdonare visto la grande storia che ha creato. Ho apprezzato molto anche la caratterizzazione dei personaggi, sono misteriosi e non impari mai a conoscerli davvero. Ognuno di loro ha un passato misterioso alle spalle, nessuno è chi dice di essere, ma d'altronde? Non si chiede mai il motivo per il quale si è finiti a Zalindov.
Kiva inizialmente è sulle sue, non vuole affezionarsi a nessuno - tranne a Tip che ha perso la madre ed è come un fratello per lei - ognuno di loro potrebbe non esserci più da un giorno all'altro, non ne vale la pena, ma quando arriva Jaren qualcosa cambia in lei, seppur diffidente inizialmente. Jaren è un punto di domanda, ci sono tante cose da imparare su di lui, ma sin dal momento in cui non si lasciava allontanare da Kiva, mi è piaciuto. Tip è un cucciolo, ha sempre vissuto nelle prigioni, non sa cosa sia il mondo esterno, ma è di una dolcezza infinita.
Ho apprezzato tantissimo anche l'ambientazione, la prigione sembra immensa ed è ben progettata, sono riuscita a immaginarmela perfettamente - o almeno spero. Bella anche la progettazione del Giudizio, con le quattro sfide 'impossibili' da superare, sono rimasta più volte con il fiato sospeso a domandarmi se Kiva ce l'avrebbe fatta!
Una nota particolare va spesa per la fine di questo libro. L'ultima pagina ribalta ogni cosa, tutto ciò che pensavo di aver capito in realtà non è stato così. Sono ancora letteralmente sconvolta e non vedo l'ora che esca il seguiti, per cui... LEGGETE TUTTI QUESTO LIBRO, ne varrà la pena!
Kiva a diciassette anni ricopre il ruolo di Guaritrice di Zalindov da diverso tempo, si trova all'interno della prigione già da dieci anni e quasi non ricorda più com'è il mondo fuori. Le sue giornate passano velocemente cercando di guarire i suoi compagni, o marchiando quelli nuovi, specialmente ora che si è diffusa un'epidemia e deve scovarne la causa per trovare una cura e impedire ulteriori morti. La vita di Kiva inizia a essere un po' più interessante da quando è arrivato un nuovo prigioniero affascinante, Jaren, ma raggiungerà l'apice solo quando la Regina Ribelle arriverà in infermeria e Kiva vede uno spiraglio di speranza per ottenere la libertà, non deve fare altro che sostenere il Giudizio degli Elementi e vincere.
Ho apprezzato praticamente tutto di questo libro, anche se l'inizio l'ho trovato un pelo lento, in un men che non si dica sono stata catapultata all'interno della storia e mi sono trovata a casa. Lo stile di Lynette è molto semplice, non si perde in chiacchiere, non ci sono giri di parole, forse qualche descrizione di troppo, ma niente che non le si possa perdonare visto la grande storia che ha creato. Ho apprezzato molto anche la caratterizzazione dei personaggi, sono misteriosi e non impari mai a conoscerli davvero. Ognuno di loro ha un passato misterioso alle spalle, nessuno è chi dice di essere, ma d'altronde? Non si chiede mai il motivo per il quale si è finiti a Zalindov.
Kiva inizialmente è sulle sue, non vuole affezionarsi a nessuno - tranne a Tip che ha perso la madre ed è come un fratello per lei - ognuno di loro potrebbe non esserci più da un giorno all'altro, non ne vale la pena, ma quando arriva Jaren qualcosa cambia in lei, seppur diffidente inizialmente. Jaren è un punto di domanda, ci sono tante cose da imparare su di lui, ma sin dal momento in cui non si lasciava allontanare da Kiva, mi è piaciuto. Tip è un cucciolo, ha sempre vissuto nelle prigioni, non sa cosa sia il mondo esterno, ma è di una dolcezza infinita.
Ho apprezzato tantissimo anche l'ambientazione, la prigione sembra immensa ed è ben progettata, sono riuscita a immaginarmela perfettamente - o almeno spero. Bella anche la progettazione del Giudizio, con le quattro sfide 'impossibili' da superare, sono rimasta più volte con il fiato sospeso a domandarmi se Kiva ce l'avrebbe fatta!
Una nota particolare va spesa per la fine di questo libro. L'ultima pagina ribalta ogni cosa, tutto ciò che pensavo di aver capito in realtà non è stato così. Sono ancora letteralmente sconvolta e non vedo l'ora che esca il seguiti, per cui... LEGGETE TUTTI QUESTO LIBRO, ne varrà la pena!
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