Recensione: "Origini. Parte Seconda" di Sophie Jomain
Titolo: Origini. Parte Seconda (Le Stelle di Noss Head, #5)
Autore: Sophie Jomain
Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 06 Giugno 2019
Pagine: 403
Prezzo: €15,00
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Trama:
La giovane Hannah vince le proprie paure e per amore raggiunge le Viscere, il cuore della comunità mannara nemica, accompagnata dai suoi amici più cari. Profondamente provata ma instancabile, la ragazza non si arrende di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili e affronta emozioni che, pur mettendola a dura prova, la renderanno donna. Leith, la sua anima gemella, è vittima di un potente sortilegio e ha perso la memoria: non sa chi sia Hannah, ha dimenticato tutto e tutti. Nuovi ricordi sono stati impiantati nella mente del ragazzo e ora, al suo fianco, c'è Shona, una splendida femme fatale. Come se non bastasse, nonostante lo scetticismo di una parte della comunità, Hannah e i suoi sanno che presto la vendetta dei Guerrieri dell'Ombra, terrificanti creature capaci di stermini disumani, metterà a repentaglio l'esistenza stessa dell'intera popolazione delle Viscere. Per l'amicizia che li lega alla ragazza, gli Angeli Neri, da sempre nemici dei mannari, sono disposti a dare il loro contributo nella lotta, con coraggio, saggezza e ironia. Solo l'unione delle forze potrà sconfiggere un avversario tanto potente e spietato. Riusciranno Angeli Neri e mannari, in nome del bene comune, a superare le millenarie ostilità per sconfiggere un nemico che minaccia la vita di tutti? Nel volume conclusivo de "Le Stelle di Noss Head, Origini - parte seconda", in un gioco di suspense, miti ancestrali e passioni intense, la storia di Hannah e Leith si compirà nel luogo leggendario dove, millenni prima, tutto ha avuto inizio, lasciando ai lettori una fiaba esemplare sull'importanza della condivisione, della partecipazione e dei legami d'amore e di sangue.
RECENSIONE
Sono passati due anni dalla pubblicazione del quarto volume di questa serie, due anni dove non è passato giorno in cui mi chiedevo che fine avesse fatto e se mai avremo avuto l'ultimo volume della serie. Quando ho letto la data d'uscita ero al settimo cielo, non vedevo l'ora di terminare una delle storie più belle che mi erano capitate sotto mano, però quando ho iniziato la lettura il mio entusiasmo è un po' scemato. Mi sono accorta che dopo tutto questo tempo mi ero dimenticata la metà dei personaggi - ricordavo i principali, ma i secondari passati e presenti li avevo completamente rimossi. Ricordavo a grandi linee cos'era accaduto, ma poi il vuoto totale; pensavo che come in ogni libro venisse fatto un recap veloce ogni tanto di ciò che era accaduto, ma non ho trovato nulla del genere. Credo che il passare di due anni mi abbia rovinato la fine di questa bellissima tetralogia, ma questo non ha niente a che fare con la storia, questa è e rimarrà sempre favolosa.
Alla fine del quarto volume abbiamo lasciata Hannah alla ricerca della sua anima gemella, l'ha cercato in ogni dove, ed è andata fino alla Terra dei Sutherland - una comunità di lupi vecchio stampo che sottostanno a tantissime regole antiche - dove lo ha trovato. Il problema è che con lei ci stava un'altra ragazza lupo e a quanto pare Leith non si ricorda minimamente di chi sia Hannah, quattro anni totalmente cancellati dalla sua mente, ma non solo di lei si è dimenticato, anche della sua famiglia e dei suoi amici che lo affiancano da ancora più anni, la vita di Leith Sutherland completamente eliminata da un incantesimo e sembra che questo non sia invertibile.
La parte che ho amato di più di quest'ultimo capitolo di Noss Head è proprio stata la ricerca della motivazione di questo sortilegio, la ricerca di una spiegazione di chi fosse questa giovane lupa che dice di essere la compagna di Leith, per tutto il libro mi sono chiesta se il giovane Lupus si sarebbe mai ricordato della sua vita passata.
Un altro avvenimento fondamentale di questo volume è la grande battaglia finale con gli Strigoii. Mi aspettavo una battaglia epica, che durasse per parecchie pagine, qualcosa che avrei ricordato per sempre, invece è stata sottovalutata. Poche scene di battaglia, dopo qualche pagina Hannah sviene e non assiste al termine, io volevo il sangue, le acrobazie, ma è durato tutto troppo poco, come se l'autrice non considerasse troppo importante risolvere questa guerra.
Per quanto riguarda Hannah l'ho trovata fantastica come sempre. Non so come avrei reagito se l'amore della mia vita si dimenticasse di tutto ciò che abbiamo passato assieme, lei ha reagito con sangue freddo, non si è messa a disperarsi, ma ha cercato sin dall'inizio un metodo per rimediare, per capire cosa fosse accaduto.
Per concludere la serie è stata bellissima, sicuramente la leggerò di nuovo in futuro, ma non farò passare tanto tempo tra un libro e l'altro, magari riuscirò ad apprezzare maggiormente l'ultimo volume!
Alla fine del quarto volume abbiamo lasciata Hannah alla ricerca della sua anima gemella, l'ha cercato in ogni dove, ed è andata fino alla Terra dei Sutherland - una comunità di lupi vecchio stampo che sottostanno a tantissime regole antiche - dove lo ha trovato. Il problema è che con lei ci stava un'altra ragazza lupo e a quanto pare Leith non si ricorda minimamente di chi sia Hannah, quattro anni totalmente cancellati dalla sua mente, ma non solo di lei si è dimenticato, anche della sua famiglia e dei suoi amici che lo affiancano da ancora più anni, la vita di Leith Sutherland completamente eliminata da un incantesimo e sembra che questo non sia invertibile.
La parte che ho amato di più di quest'ultimo capitolo di Noss Head è proprio stata la ricerca della motivazione di questo sortilegio, la ricerca di una spiegazione di chi fosse questa giovane lupa che dice di essere la compagna di Leith, per tutto il libro mi sono chiesta se il giovane Lupus si sarebbe mai ricordato della sua vita passata.
Un altro avvenimento fondamentale di questo volume è la grande battaglia finale con gli Strigoii. Mi aspettavo una battaglia epica, che durasse per parecchie pagine, qualcosa che avrei ricordato per sempre, invece è stata sottovalutata. Poche scene di battaglia, dopo qualche pagina Hannah sviene e non assiste al termine, io volevo il sangue, le acrobazie, ma è durato tutto troppo poco, come se l'autrice non considerasse troppo importante risolvere questa guerra.
Per quanto riguarda Hannah l'ho trovata fantastica come sempre. Non so come avrei reagito se l'amore della mia vita si dimenticasse di tutto ciò che abbiamo passato assieme, lei ha reagito con sangue freddo, non si è messa a disperarsi, ma ha cercato sin dall'inizio un metodo per rimediare, per capire cosa fosse accaduto.
Per concludere la serie è stata bellissima, sicuramente la leggerò di nuovo in futuro, ma non farò passare tanto tempo tra un libro e l'altro, magari riuscirò ad apprezzare maggiormente l'ultimo volume!
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