Recensione: 'Regina di Ossa' di Alisa Kwitney
Titolo: Regina di Ossa (Cadaver & Queen, #1)
Autore: Alisa Kwitney
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: Giugno 2019
Pagine: 320
Prezzo: €16,00
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Trama:
Quando Elizabeth Lavenza si iscrive a Ingold, prima e unica studentessa di Medicina, capisce subito che dimostrare quanto vale a compagni e professori sarà cosa ardua. Così quando s'imbatte in un bio-meccanico difettoso - una delle creature che la scuola sta riportando in vita, usando cadaveri di giovani uomini allo scopo di addestrare un esercito di soldati-automi da spedire in guerra - si offre di ripararlo per farsi notare. Ma questo bio-meccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti... e una coscienza. Elizabeth scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Si ritrova così invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la Regina Elisabetta.
RECENSIONE
Difficilmente mi approccio ad un libro ambientato nel passato, non mi viene facile immaginarmi un'epoca differente dalla nostra, eppure con Regina di Ossa non ho avuto nessun problema: la trama mi attirava da morire, e in poche pagine mi sono ritrovata catapultata in una vita completamente diversa da quella che conosciamo, dove l'elettricità ha appena fatto la sua comparsa, dove non ci sono grandi fonti di distrazione come la televisione o i telefonini, ma c'è qualcosa che mai vedremo nella vita reale - o almeno spero - i bio-meccanici, ma a questo ci arriverò dopo.
Elizabeth Lavenza è una giovane ragazza che viene dall'America. Ha deciso che nella sua vita vuole fare il medico - cosa parecchio strana per quei tempi - e si è trasferita oltreoceano per frequentare Ingold, che si dice sia la migliore scuola di infermieristica, medicina e chirurgia del mondo. E' l'unica donna del suo corso - o meglio l'unica nei corsi di medicina - e per questo viene vista un po' di sottocchi dai suoi compagni di classe, ma soprattutto dai professori che non credono riuscirà mai ad essere adatta a quel tipo di ruolo. Riesce a stringere amicizia con due ragazzi del suo corso e per tutta la storia la accompagneranno in grandi avventure, per lo più dove si cacciano nei guai!
In quel periodo l'Inghilterra si sa che è in guerra, per tentare di limitare le perdite umane, gli scienziati e chirurgi stanno cercando di mettere insieme una nuova creatura che dovrà fare loro da soldato in prima linea: i bio-meccanici. Cosa sono? Sono niente di meno che cadaveri viventi, ma per lo più rimangono cadaveri in grado solo di svolgere i banali compiti che gli vengono dati, non hanno una coscienza, non hanno delle proprie volontà e nemmeno la parola. O almeno fino a quando Elizabeth non incontra Victor e ignara del fatto che sia un bio-meccanico, crede di aiutarlo con il suo magnetometro - un oggetto che ha creato lei stessa. Grazie a quelle sedute, Victor inizia a ricordare il suo passato, riacquista le funzioni verbali ed è autonomo: è la prima creatura completamente riuscita.
Ero scettica all'inizio del libro, la sinossi mi interessava, ma qualcosa mi diceva che non avrei amato come volevo questo romanzo. Questi esperimenti che ricordano un po' il dottor Frankenstein un po' mi intimorivano, pensavo sarebbe stata la solita cavolata, ma mi sono subito ricreduta. Mi sono accorta che ero avida di sapere di più su questi esperimenti, come reagivano i pazienti, cosa sarebbero diventati. Ma ciò che mi interessava davvero capire era Victor. Come mai dopo anni di esperimenti solo lui ha dimostrato di poter essere come un normale essere umano? Come mai i professori non erano riusciti a creare - o almeno solo a pensare - uno strumento come quello di Elizabeth? Alla fine la ragazza è stata la chiave di tutto e ha dimostrato che non importa il sesso di una persona, ma l'intelligenza e la vostra di sapere e imparare.
Elizabeth si è dimostrata subito molto forte caratterialmente, non le importava se nessuno credeva in lei, lei sapeva bene ciò che voleva dalla vita e nessuno le avrebbe messo i bastoni tra le ruote. Nonostante si sia ritrovare esclusa dalle lezioni più volte non si è scoraggiata e ha trovato il modo di imparare come meglio poteva. Il personaggio di Victor è misterioso, ma il più interesante di tutti, mi è piaciuto come capitolo dopo capitolo conoscevamo un po' più di lui, cosa gli era successo, come era nella vita precedente, lo abbiamo visto tornare alla normalità in un certo senso. Coloro che ho odiato per tutto il tempo, sono stati i professori, con il loro modo di escludere la giovane ragazza e il fatto che nessuno credesse in lei per ciò che era: suppongo che realmente in quel periodo le donne venissero viste in quel modo da parecchi uomini, ma è stato davvero brutto viverlo anche solo attraverso le pagine di un libro.
La lettura è stata molto veloce, ogni capitolo tirava l'altro e non smettevo più di leggere. Nonostante si parli di medicina in alcuni parti del libro è molto facile, nessun pezzo mi ha fatto diminuire l'interesse, anzi.. è stato un continuo aumento. Sono molto curiosa di leggere il seguito, anche perché la fantomatica 'regina' che compare nella trama è presente molto poco, e sono sicura che nel secondo libro la storia girerà davvero intorno a questo personaggio e ci sarà molta più azione.
Elizabeth Lavenza è una giovane ragazza che viene dall'America. Ha deciso che nella sua vita vuole fare il medico - cosa parecchio strana per quei tempi - e si è trasferita oltreoceano per frequentare Ingold, che si dice sia la migliore scuola di infermieristica, medicina e chirurgia del mondo. E' l'unica donna del suo corso - o meglio l'unica nei corsi di medicina - e per questo viene vista un po' di sottocchi dai suoi compagni di classe, ma soprattutto dai professori che non credono riuscirà mai ad essere adatta a quel tipo di ruolo. Riesce a stringere amicizia con due ragazzi del suo corso e per tutta la storia la accompagneranno in grandi avventure, per lo più dove si cacciano nei guai!
In quel periodo l'Inghilterra si sa che è in guerra, per tentare di limitare le perdite umane, gli scienziati e chirurgi stanno cercando di mettere insieme una nuova creatura che dovrà fare loro da soldato in prima linea: i bio-meccanici. Cosa sono? Sono niente di meno che cadaveri viventi, ma per lo più rimangono cadaveri in grado solo di svolgere i banali compiti che gli vengono dati, non hanno una coscienza, non hanno delle proprie volontà e nemmeno la parola. O almeno fino a quando Elizabeth non incontra Victor e ignara del fatto che sia un bio-meccanico, crede di aiutarlo con il suo magnetometro - un oggetto che ha creato lei stessa. Grazie a quelle sedute, Victor inizia a ricordare il suo passato, riacquista le funzioni verbali ed è autonomo: è la prima creatura completamente riuscita.
Ero scettica all'inizio del libro, la sinossi mi interessava, ma qualcosa mi diceva che non avrei amato come volevo questo romanzo. Questi esperimenti che ricordano un po' il dottor Frankenstein un po' mi intimorivano, pensavo sarebbe stata la solita cavolata, ma mi sono subito ricreduta. Mi sono accorta che ero avida di sapere di più su questi esperimenti, come reagivano i pazienti, cosa sarebbero diventati. Ma ciò che mi interessava davvero capire era Victor. Come mai dopo anni di esperimenti solo lui ha dimostrato di poter essere come un normale essere umano? Come mai i professori non erano riusciti a creare - o almeno solo a pensare - uno strumento come quello di Elizabeth? Alla fine la ragazza è stata la chiave di tutto e ha dimostrato che non importa il sesso di una persona, ma l'intelligenza e la vostra di sapere e imparare.
Elizabeth si è dimostrata subito molto forte caratterialmente, non le importava se nessuno credeva in lei, lei sapeva bene ciò che voleva dalla vita e nessuno le avrebbe messo i bastoni tra le ruote. Nonostante si sia ritrovare esclusa dalle lezioni più volte non si è scoraggiata e ha trovato il modo di imparare come meglio poteva. Il personaggio di Victor è misterioso, ma il più interesante di tutti, mi è piaciuto come capitolo dopo capitolo conoscevamo un po' più di lui, cosa gli era successo, come era nella vita precedente, lo abbiamo visto tornare alla normalità in un certo senso. Coloro che ho odiato per tutto il tempo, sono stati i professori, con il loro modo di escludere la giovane ragazza e il fatto che nessuno credesse in lei per ciò che era: suppongo che realmente in quel periodo le donne venissero viste in quel modo da parecchi uomini, ma è stato davvero brutto viverlo anche solo attraverso le pagine di un libro.
La lettura è stata molto veloce, ogni capitolo tirava l'altro e non smettevo più di leggere. Nonostante si parli di medicina in alcuni parti del libro è molto facile, nessun pezzo mi ha fatto diminuire l'interesse, anzi.. è stato un continuo aumento. Sono molto curiosa di leggere il seguito, anche perché la fantomatica 'regina' che compare nella trama è presente molto poco, e sono sicura che nel secondo libro la storia girerà davvero intorno a questo personaggio e ci sarà molta più azione.
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