Recensione: "Fairy Oak. La Storia Perduta" di Elisabetta Gnone

Titolo: La Storia Perduta (Fairy Oak, #8)
Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 22 Ottobre 2020
Pagine: 400
Prezzo: €18,00
Goodreads  |  Acquista  |  Pagina Ufficiale
Trama:

Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia,proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.


RECENSIONE
Non posso descrivere come mi sono sentita a tornare tra le strade di Fairy Oak, un mix di tantissimi sentimenti: entusiasmo, nostalgia, tristezza; mi sono ritrovata a sorridere durante le prime pagine. Appena ho riincontrato Vì e Babù mi sono ricordata di quando ho letto di loro per la prima volta, ormai 15 anni fa, a tutte le cose cambiate, ma non solo in me, ma anche in loro. Hanno avuto una vita fantastica, piena di avventura e felicità: un matrimonio, dei figli e adesso sono due nonne fantastiche e sempre in compagnia della tata-fata Felì.
Il libro si alterna a momenti del presente e ricordi passati, Vaniglia e Pervinca in casa Periwinkle sono in vena di pensare al passato, di vedere album fotografici e ripercorrere le loro avventure più significative mai raccontate a noi lettori.
La lezione di storia è sempre stata di una noia mortale, nessuno aveva voti alti, almeno finché il professore non si ammala e arriva la supplente Foresta. Questa fa una domanda importante agli studenti: 'Chi ha fondato il villaggio di Fairy Oak? Magici o non-Magici?' da qui parte una ricerca che coinvolgerà ogni abitante del villaggio, ogni studente da il meglio di se nelle ricerche, ma non solo, anche la vecchie e sapiente Quercia farà la sua parte. Ogni ragazzino è alla ricerca del suo passato, la cosa fondamentale è di arrivare più indietro possibile con il proprio albero genealogico e verranno fuori delle belle - o forse no - parentele inaspettate!
Non avrebbero mai pensato che da una ricerca così superficiale si sarebbero imbattuti in un mistero più grande di loro. L'Anno della Balena è l'incognita più grande su cui devono investigare. La leggenda narra che ogni 200 anni una Balena torni sulle coste di Verdepiano alla ricerca di un bambino portato via dalle onde. Una Balena non si è mai vista da quelle parti, è impossibile, eppure una notte, qualcosa di enorme è sembrato di vedere ai ragazzini nel mare. Che sia una storia vera?
Vengono fuori tanti nuovi aspetti dei protagonista di Fairy Oak - oppure aspetti che negli anni non ricordavo più. Vaniglia e Pervinca sono una forza della natura, sono gemelle, ma dai poteri opposti. Babù è una maga della luce in quanto tale il suo potere può essere usato per fare opere d'arte di minuzia, al contrario Vì è una maga del buio e distruggere le cose le viene molto facile. Sono due ragazze piene di energia, non si lasciano intimorire facilmente, sono estremamente curiose e non si fermano davanti a niente quando vogliono scoprire qualcosa. Amano gli animali, e a questa dimostrazione si sono impegnate a portare fuori il cane di una famiglia che lo lascia sempre chiuso in gabbia. Questo particolare mi è piaciuto tantissimo, la storia di quel cagnone mi ha proprio toccata profondamente.
Come nei precedenti ci sono tanti temi principali all'interno della trama, primo tra tutti l'amicizia, su cui è basata l'intera vicenda, la Banda è un gruppo davvero affiatato, sono sempre leali e altruisti tra di loro, ma anche con le loro famiglie. Si parla di fiducia e di rispetto per il prossimo, di natura umana o animale che sia, c'è poca distinzione, tutti devono essere trattati allo stesso modo, anche i più deboli o i più riservati. Ultimo punto fondamentale è la responsabilità: le due gemelle, finalmente, coronano il loro sogno di avere un cagnolino, Fiore, e devono essere responsabili per lei, non è facile badare a qualcuno ogni singolo giorno, ma loro fanno del loro meglio e sono le più felici del mondo.
Come al solito lo stile di scrittura ti trascina all'interno della storia, te la fa vivere in prima persona, ti fa diventare succube fino a ritrovarti all'ultima pagina e già pensare quando avrai il tempo di fare una rilettura dell'intera serie. Sono rimasta entusiasta di quest'ultima avventura, Elisabetta non poteva farci regalo migliore di questo.

10/21/2020

0 Commenti