Recensione: "House of War and Bone. La Casa della Guerra e delle Ossa" di Leia Stone
Titolo: La Casa della Guerra e delle Ossa (Gilded City, #2)
Autore: Leia Stone
Editore: Leggereditore
Data di pubblicazione: 28 Marzo 2025
Pagine: 324
Prezzo: €16.90
Goodreads | Amazon
Trama:
Fallon Bane credeva davvero che la sua maledizione – il tocco di un’altra persona le provoca un dolore insopportabile – fosse la cosa peggiore al mondo. Si sbagliava. Perché questo era stato prima d’innamorarsi di Ariyon, l’unico nel regno in grado di toccarla senza farle del male. Ma poi lo ha intrappolato accidentalmente nella terra delle anime scambiando i loro poteri. Ora è costretta a svolgere il ruolo di guaritrice per la regina Solana, mentre cerca di capire come intrufolarsi nel Regno dell’Eternità e salvare l’amore della sua vita. Ariyon Madden aveva già abbastanza problemi: erede al trono, orfano a causa di Marissa Bane che ha assassinato i suoi genitori, e con poteri da guaritore che lo avrebbero condannato a una morte precoce. Ma poi è arrivata Fallon, la figlia di Marissa, e se n’è innamorato, stravolgendo così tutto ciò che pensava di sapere. Ora è costretto a combattere per la sua vita – e forse anche per la sua esistenza nell’aldilà – contro i non morti. E, come se non bastasse, la profetizzata guerra dei Nightling è sempre più vicina. Il secondo volume della trilogia Gilded City di Leia Stone, seguito di "House of Ash and Shadow: La Casa di Cenere e Ombra", è una tormentata storia d’amore con creature fatate e magia ovunque, una lettura perfetta per chi ama Holly Black e Sarah J. Maas.
RECENSIONE
Il secondo volume della serie ci riporta immediatamente nel vivo dell’azione, riprendendo esattamente da dove ci eravamo interrotti – e per fortuna! Fallon è determinata fin dalla prima pagina a rimediare ai suoi errori e a riportare Ariyon a Gilded City, dopo che la sua abilità di scambio di poteri lo ha spedito erroneamente nel Regno della Rinascita. Spaventata ma anche entusiasta di possedere il potere della guarigione di Ariyon dovrà giostrarsi tra l'imparare a usarlo al meglio e cercare di riportare le cose alla normalità.
In questo secondo capitolo, il ritmo resta alto e la storia non si concentra più solo su Fallon, ma si apre anche al punto di vista di Ariyon. Fallon, a Gilded City, cerca disperatamente un modo per salvarlo, ma dovrà anche vedersela con i pregiudizi che continuano a vederla al centro dell'attenzione; Ariyon, imprigionato nel Regno della Rinascita, è costretto letteralmente a combattere ogni giorno per rimanere in vita, nella speranza che Fallon riesca a riportarlo indietro. L’alternanza dei punti di vista tra Fallon e Aaryion è una scelta azzeccata: ti fa affezionare ancora di più a entrambi e ti fa capire bene cosa stanno passando, sia a livello emotivo che magico.
Fallon è più fragile ma anche più determinata. Si sente responsabile di quanto accaduto e teme che l’Oscurità che alberga dentro di lei possa prendere il sopravvento da un momento all'altro. Questo timore è palpabile in molte scene, ma l'amore che prova per Aaryion è più forte della paura di poter fallire. Ayden ed Eden restano due personaggi deliziosi, fondamentali. Sono il tipo di amici che tutti vorremmo al nostro fianco: non giudicano, non si tirano indietro, e aiutano Fallon in ogni modo possibile. Sono un trio affiatato, complementare, migliori quando sono insieme. In questo contesto, la regina Solana gioca un ruolo cruciale. Viene svelata in modo molto più completo in questo volume: finalmente capiamo perché è così dura e spietata. La vita non è stata clemente con lei, e la figura di Marissa ha lasciato cicatrici profonde: questo spiega perché fatichi tanto a fidarsi di Fallon, in lei rivede troppo del suo passato, delle sue ferite. Il mio cuore però va tutto a Yanrik, il famiglio di Fallon. È coraggioso, spiritoso, leale. In più di un’occasione è riuscito a farmi sorridere anche nei momenti più drammatici. È il classico personaggio secondario che ruba la scena e che vorresti vedere ancora di più. È una presenza costante, una spalla su cui contare, una luce accesa anche nei momenti più bui.
Uno degli aspetti più affascinanti di questo libro è l’approfondimento del mondo magico. Scopriamo nuovi dettagli sulle varie case, su come si sono formate, su come alcune – in particolare quella di cenere e ombra – siano diventate malvagie, ma anche su come le altre abbiano le loro colpe. Nulla è bianco o nero, e questo rende tutto più realistico e interessante. Il passato torna continuamente a bussare alla porta, e ogni nuova rivelazione aggiunge complessità alla storia.
Rispetto al primo libro, ho trovato questo volume meno potente dal punto di vista emotivo, ma comunque molto coinvolgente. La tensione è costante, la posta in gioco si alza pagina dopo pagina, e l’autrice riesce ancora una volta a trascinarti dentro la storia senza lasciarti via di fuga. L’ho letto in pochissimo tempo, completamente immersa, e mi sono ritrovata con gli occhi lucidi più di una volta. Il finale… be’, non è un vero colpo di scena, ma arriva proprio quando tutto si stava facendo davvero interessante. Si chiude sul più bello, con quella sensazione dolceamara di chi sa che dovrà aspettare per scoprire cosa succederà, proprio adesso che le cose stavano davvero prendendo fuoco - letteralmente direi. E sì, nonostante tutto, avrei voluto avere subito il prossimo volume tra le mani!
In questo secondo capitolo, il ritmo resta alto e la storia non si concentra più solo su Fallon, ma si apre anche al punto di vista di Ariyon. Fallon, a Gilded City, cerca disperatamente un modo per salvarlo, ma dovrà anche vedersela con i pregiudizi che continuano a vederla al centro dell'attenzione; Ariyon, imprigionato nel Regno della Rinascita, è costretto letteralmente a combattere ogni giorno per rimanere in vita, nella speranza che Fallon riesca a riportarlo indietro. L’alternanza dei punti di vista tra Fallon e Aaryion è una scelta azzeccata: ti fa affezionare ancora di più a entrambi e ti fa capire bene cosa stanno passando, sia a livello emotivo che magico.
Fallon è più fragile ma anche più determinata. Si sente responsabile di quanto accaduto e teme che l’Oscurità che alberga dentro di lei possa prendere il sopravvento da un momento all'altro. Questo timore è palpabile in molte scene, ma l'amore che prova per Aaryion è più forte della paura di poter fallire. Ayden ed Eden restano due personaggi deliziosi, fondamentali. Sono il tipo di amici che tutti vorremmo al nostro fianco: non giudicano, non si tirano indietro, e aiutano Fallon in ogni modo possibile. Sono un trio affiatato, complementare, migliori quando sono insieme. In questo contesto, la regina Solana gioca un ruolo cruciale. Viene svelata in modo molto più completo in questo volume: finalmente capiamo perché è così dura e spietata. La vita non è stata clemente con lei, e la figura di Marissa ha lasciato cicatrici profonde: questo spiega perché fatichi tanto a fidarsi di Fallon, in lei rivede troppo del suo passato, delle sue ferite. Il mio cuore però va tutto a Yanrik, il famiglio di Fallon. È coraggioso, spiritoso, leale. In più di un’occasione è riuscito a farmi sorridere anche nei momenti più drammatici. È il classico personaggio secondario che ruba la scena e che vorresti vedere ancora di più. È una presenza costante, una spalla su cui contare, una luce accesa anche nei momenti più bui.
Uno degli aspetti più affascinanti di questo libro è l’approfondimento del mondo magico. Scopriamo nuovi dettagli sulle varie case, su come si sono formate, su come alcune – in particolare quella di cenere e ombra – siano diventate malvagie, ma anche su come le altre abbiano le loro colpe. Nulla è bianco o nero, e questo rende tutto più realistico e interessante. Il passato torna continuamente a bussare alla porta, e ogni nuova rivelazione aggiunge complessità alla storia.
Rispetto al primo libro, ho trovato questo volume meno potente dal punto di vista emotivo, ma comunque molto coinvolgente. La tensione è costante, la posta in gioco si alza pagina dopo pagina, e l’autrice riesce ancora una volta a trascinarti dentro la storia senza lasciarti via di fuga. L’ho letto in pochissimo tempo, completamente immersa, e mi sono ritrovata con gli occhi lucidi più di una volta. Il finale… be’, non è un vero colpo di scena, ma arriva proprio quando tutto si stava facendo davvero interessante. Si chiude sul più bello, con quella sensazione dolceamara di chi sa che dovrà aspettare per scoprire cosa succederà, proprio adesso che le cose stavano davvero prendendo fuoco - letteralmente direi. E sì, nonostante tutto, avrei voluto avere subito il prossimo volume tra le mani!
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