BlogTour 'Jum Fatto di Buio' di Elisabetta Gnone | Recensione
Buongiorno lettori!
siamo giunti al termine di questo BlogTour iniziato la scorsa settimana. Vi abbiamo fatto scoprire l'autrice e personaggi meravigliosi, ma adesso siamo arrivati alla fine ed è arrivato il momento di parlarvi di questo nuovo libro che vede come protagonista Olga Papel. Sono rimasta sorpresa quando ho sentito parlare di questo libro, pensavo il precedente fosse un libro auto-conclusivo, non l'inizio di una serie, per cui mi sono fiondata nelle pagine della prima avventura di Olga, pronta ad immergermi nel suo ultimo racconto.
siamo giunti al termine di questo BlogTour iniziato la scorsa settimana. Vi abbiamo fatto scoprire l'autrice e personaggi meravigliosi, ma adesso siamo arrivati alla fine ed è arrivato il momento di parlarvi di questo nuovo libro che vede come protagonista Olga Papel. Sono rimasta sorpresa quando ho sentito parlare di questo libro, pensavo il precedente fosse un libro auto-conclusivo, non l'inizio di una serie, per cui mi sono fiondata nelle pagine della prima avventura di Olga, pronta ad immergermi nel suo ultimo racconto.
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Titolo: Jum fatto di Buio (Olga di Carta, #2)Autore: Elisabetta Gnone
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 06 Novembre 2017
Pagine: 217
Prezzo: €14,90
Goodreads | Amazon | Pagina Ufficiale
Trama:
È inverno a Balicò, il villaggio è ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che è stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perché quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi più. È un essere informe, lento e molliccio, senza mani né piedi. La sua voce è l’eco di un pozzo che porta con sé parole crudeli e tutto il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Jum porta con sé molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perché le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere. Dopo Olga di carta - Il viaggio straordinario, ritorna la vita del villaggio di Balicò con una storia che ne contiene tante, come in un gioco di scatole cinesi, come in una farmacia d’altri tempi piena di cassetti da aprire per tirare fuori la medicina giusta per ciascuno di noi.
RECENSIONE
Il primo libro di Olga Papel non mi aveva completamente conquistata, non ero preparata a questo genere di romanzo, per cui non l'ho apprezzato come avrei dovuto. Per quanto riguarda questo secondo capitolo, sapevo cosa mi sarei trovata ad affrontare e mi è piaciuto molto di più.
Gli abitanti del villaggio di Balicò non aspettano altro che la piccola Olga racconti una delle sue storie, si nascondono tra gli alberi, sui tetti, dietro le porte, ovunque pur di poter ascoltare ciò che la bambina ha da dire. Ci sono persone che dubitano della veridicità di queste storie, ma in realtà è tutto vero, Olga ha vissuto in prima persona molte delle cose che racconta. Questa volta gli abitanti sono un po' titubanti, sono spaventati dalle parole di Olga, sono spaventati da Jum fatto di buio, il quale si dice che si nutra della sofferenza altrui.
Questa volta non è un'unica lunga storia quella che narra Olga, bensì tante piccole storie di sofferenza, ma allo stesso tempo di felicità. Incontriamo tante persone che soffrono per la perdita di qualcosa, per cui Jum si sazia nutrendosi delle loro lacrime, ma alla fine è sempre costretto a fare fagotto e andare alla ricerca di un'altra persona triste, siccome le persone riescono sempre a trovare un modo per risollevarsi da una brutta situazione e ritrovare la felicità. Dovunque ci sia felicità, Jum non può stare, rischierebbe di morire di fame.
Il personaggio di Jum l'ho trovato interessante ed originale, non avevo mai sentito di qualcosa che si nutrisse di lacrime e sofferenza, in più il modo in cui Elisabetta Gnone lo ha descritto mi ha subito catturata, volevo sapere ogni singolo racconto che lo riguardasse. E' un essere misterioso, senza ombra, dall'aspetto poco raccomandabile, ma scopriremo che oltre a fare del male, riesce anche a fare del bene anche se non spesso.
Essendo inverno a Balicò, il trio inseparabile di amici, si è trasformato in un duo. Mimma è tornata per il periodo scolastico dai suoi genitori e fino all'estate non tornerà in compagnia di Bruco e Olga, un po' ho sentito la sua mancanza, ma ci delizia con delle letterine ai suoi amici che colmano un po' il vuoto che ha lasciato. Gli abitanti del villaggio sono sempre particolari, il loro modo di parlare, il modo in cui si relazionano con gli altri, ma scopriamo che ognuno di loro ha avuto motivo di sofferenza, e scopriamo come sono stati in grado di rialzarsi, alcuni proprio grazie al consiglio della piccola Papel. Lei per prima ha avuto motivo di grande sofferenza nella sua famiglia e anche in questo libro di lacrime ne ha versate, e ne ha fatte versare pure me!
Il modo in cui è stato scritto il romanzo è divino, ho trovato il libro scorrevole ed originale, non ho mai perso interesse e non mi sono mai annoiata. Mi sono immedesimata nei personaggi e ho riflettuto insieme a loro, e come il precedente libro, anche questo contiene un insegnamento importante per i più piccini: nella vita non tutto andrà sempre nel verso giusto, ci saranno momenti di grande sofferenza, momenti in cui ci lasceremo prendere dallo sconforto e vorremmo semplicemente seppellirci sotto terra e sfuggire al dolore, ma troveremo sempre qualcosa per cui vale la pena di rialzarci e tornare ad essere felici.
Gli abitanti del villaggio di Balicò non aspettano altro che la piccola Olga racconti una delle sue storie, si nascondono tra gli alberi, sui tetti, dietro le porte, ovunque pur di poter ascoltare ciò che la bambina ha da dire. Ci sono persone che dubitano della veridicità di queste storie, ma in realtà è tutto vero, Olga ha vissuto in prima persona molte delle cose che racconta. Questa volta gli abitanti sono un po' titubanti, sono spaventati dalle parole di Olga, sono spaventati da Jum fatto di buio, il quale si dice che si nutra della sofferenza altrui.
Questa volta non è un'unica lunga storia quella che narra Olga, bensì tante piccole storie di sofferenza, ma allo stesso tempo di felicità. Incontriamo tante persone che soffrono per la perdita di qualcosa, per cui Jum si sazia nutrendosi delle loro lacrime, ma alla fine è sempre costretto a fare fagotto e andare alla ricerca di un'altra persona triste, siccome le persone riescono sempre a trovare un modo per risollevarsi da una brutta situazione e ritrovare la felicità. Dovunque ci sia felicità, Jum non può stare, rischierebbe di morire di fame.
Il personaggio di Jum l'ho trovato interessante ed originale, non avevo mai sentito di qualcosa che si nutrisse di lacrime e sofferenza, in più il modo in cui Elisabetta Gnone lo ha descritto mi ha subito catturata, volevo sapere ogni singolo racconto che lo riguardasse. E' un essere misterioso, senza ombra, dall'aspetto poco raccomandabile, ma scopriremo che oltre a fare del male, riesce anche a fare del bene anche se non spesso.
Essendo inverno a Balicò, il trio inseparabile di amici, si è trasformato in un duo. Mimma è tornata per il periodo scolastico dai suoi genitori e fino all'estate non tornerà in compagnia di Bruco e Olga, un po' ho sentito la sua mancanza, ma ci delizia con delle letterine ai suoi amici che colmano un po' il vuoto che ha lasciato. Gli abitanti del villaggio sono sempre particolari, il loro modo di parlare, il modo in cui si relazionano con gli altri, ma scopriamo che ognuno di loro ha avuto motivo di sofferenza, e scopriamo come sono stati in grado di rialzarsi, alcuni proprio grazie al consiglio della piccola Papel. Lei per prima ha avuto motivo di grande sofferenza nella sua famiglia e anche in questo libro di lacrime ne ha versate, e ne ha fatte versare pure me!
Il modo in cui è stato scritto il romanzo è divino, ho trovato il libro scorrevole ed originale, non ho mai perso interesse e non mi sono mai annoiata. Mi sono immedesimata nei personaggi e ho riflettuto insieme a loro, e come il precedente libro, anche questo contiene un insegnamento importante per i più piccini: nella vita non tutto andrà sempre nel verso giusto, ci saranno momenti di grande sofferenza, momenti in cui ci lasceremo prendere dallo sconforto e vorremmo semplicemente seppellirci sotto terra e sfuggire al dolore, ma troveremo sempre qualcosa per cui vale la pena di rialzarci e tornare ad essere felici.
Tempo di lettura: 3\4 ore
1 Commenti
Ciao :) ho amato davvero tanto il primo romanzo, spero di riuscire presto a leggere anche questo!
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