Review Party: "Assedio e Tempesta" di Leigh Bardugo
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2021
Pagine: 300
Prezzo: €18,90
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Trama:
Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d’Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino.
L’Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d’Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka.
Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l’aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d’Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi.
Per riuscirci, però, l’Evocaluce dovrà scegliere tra l’esercizio del potere e l’amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l’imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l’Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
L’Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d’Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka.
Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l’aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d’Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi.
Per riuscirci, però, l’Evocaluce dovrà scegliere tra l’esercizio del potere e l’amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l’imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l’Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.
RECENSIONE
Avevamo lasciato la nostra protagonista in fuga dall'Oscuro, una volta capito cos'aveva in mente non è più stata convinta di seguirlo o assecondare le sue volontà, e insieme al suo compagno di avventura Mal è fuggita per una vita lontana dall'Oscuro, ma sapeva che sarebbe sempre stata in pericolo. L'Oscuro per tutti questi mesi l'ha cercata e non passa tanto tempo dall'inizio del libro che riuscirà a ritrovarla. Alina pensa di essere riportata subito ad Os Alta, ma una volta sull'imbarcazione di un certo Sturmhond, si ritrovano a varare verso Nord, in direzione della Via dell'Osso, dove - secondo le voci - ci sarebbe una creatura leggendaria: un drago di ghiaccio, chiamato anche Frusta Marina, un altro potenziale amplificatore per l'Evocaluce. Fortunatamente i due giovani sono stati salvati da chi pensavano fosse in combutta con l'Oscuro, e da allora stanno costruendo un esercito per combatterlo e salvare Ravka dal suo oscuro potere.
I personaggi sono pressoché gli stessi del precedente, MA si aggiunge quello che è diventato il più intrigante, a parere mio, Nikolai. Lui è uno dei due principi di Ravka e dopo essersi assentato dalla sua terra natia per diversi anni, è tornato con la consapevolezza di voler dare il suo contributo a salvarla dal potere dell'Oscuro. Mi è piaciuto da subito, è misterioso e divertente, un po' sfacciato, ma con tanto potenziale. Alina a mano a mano sta perdendo il controllo su sé stessa, inizia a bramare il potere, tanto che più di una volta viene paragonata al suo antagonista. A parte questo sta anche cercando di combattere dalla parte dei buoni e desidera essere messa a capo del Secondo Esercito e, a parte un inizio titubante, sta imparando come dare ordini e riuscire a farsi seguire. Mal, l'amico di vecchia data dell'Evocaluce, continua a non piacermi, lo tollero, ma non capisco il perché ci siano persone che lo difendono a spada tratta. A me non riesce a trasmettere nulla, anzi solo irritazione. L'Oscuro in questo capitolo non è molto presente, ma chiedo perdono. Perdonatemi perché nel primo libro lo amavo e mi chiedo come questo sia possibile. E' senza dubbio uno dei Villain migliori dell'ultimo periodo, e come tale, riesce a farsi odiare che è una meraviglia.
Il world-building continua a piacermi, la città di Ravka vorrei fosse reale per andare a visitarla, ma l'elemento magico che tanto mi aveva colpita in Tenebre e Ossa è quasi inesistente in questo capitolo. Ci sono dei Chiamatempesta e degli Scuotiacque all'opera, ma tutti gli altri sono spuntati fuori solo per nome. Io voglio la magia, l'azione, voglio tornare a sognare di mondi incredibili.
Altra cosa che ho trovato inutile - e non odiatemi, ma secondo me in questa serie stona proprio tanto - è la parte Romance. Alina si ostina a voler stare con Mal, ma secondo me da soli starebbero molto meglio. Per fortuna non ci sono smancerie di nessun tipo, ma tutte le pagine sprecate a parlare dei loro sentimenti le ho trovate.. troppo, non so come spiegarmi.
Il primo libro della trilogia l'ho divorato in pochissimo tempo, sono rimasta ammaliata da questa trama intrigante e avevo grandi aspettative sul secondo libro del mondo Grisha. Le mie aspettative sono state in parte colmate, ma non completamente. Lo stile è sempre molto semplice e una volta che inizi la lettura difficilmente riesci a smettere, ma ho trovato che giorno dopo giorno mancasse proprio quell'input di continuarne la lettura. Non so se è stato un mio problema o che altro, ma ho trovato la storia meno avvincente del primo capitolo. Essendo tutta una preparazione allo scontro finale è più lenta come narrazione, ogni tanto ho saltato qualche paragrafo perché mi stava annoiando, ma in altri punti sono rimasta completamente rapita. Insomma, come ogni trilogia il secondo libro è meno dinamico rispetto agli altri, per cui confido tutto nel terzo capitolo.
I personaggi sono pressoché gli stessi del precedente, MA si aggiunge quello che è diventato il più intrigante, a parere mio, Nikolai. Lui è uno dei due principi di Ravka e dopo essersi assentato dalla sua terra natia per diversi anni, è tornato con la consapevolezza di voler dare il suo contributo a salvarla dal potere dell'Oscuro. Mi è piaciuto da subito, è misterioso e divertente, un po' sfacciato, ma con tanto potenziale. Alina a mano a mano sta perdendo il controllo su sé stessa, inizia a bramare il potere, tanto che più di una volta viene paragonata al suo antagonista. A parte questo sta anche cercando di combattere dalla parte dei buoni e desidera essere messa a capo del Secondo Esercito e, a parte un inizio titubante, sta imparando come dare ordini e riuscire a farsi seguire. Mal, l'amico di vecchia data dell'Evocaluce, continua a non piacermi, lo tollero, ma non capisco il perché ci siano persone che lo difendono a spada tratta. A me non riesce a trasmettere nulla, anzi solo irritazione. L'Oscuro in questo capitolo non è molto presente, ma chiedo perdono. Perdonatemi perché nel primo libro lo amavo e mi chiedo come questo sia possibile. E' senza dubbio uno dei Villain migliori dell'ultimo periodo, e come tale, riesce a farsi odiare che è una meraviglia.
Il world-building continua a piacermi, la città di Ravka vorrei fosse reale per andare a visitarla, ma l'elemento magico che tanto mi aveva colpita in Tenebre e Ossa è quasi inesistente in questo capitolo. Ci sono dei Chiamatempesta e degli Scuotiacque all'opera, ma tutti gli altri sono spuntati fuori solo per nome. Io voglio la magia, l'azione, voglio tornare a sognare di mondi incredibili.
Altra cosa che ho trovato inutile - e non odiatemi, ma secondo me in questa serie stona proprio tanto - è la parte Romance. Alina si ostina a voler stare con Mal, ma secondo me da soli starebbero molto meglio. Per fortuna non ci sono smancerie di nessun tipo, ma tutte le pagine sprecate a parlare dei loro sentimenti le ho trovate.. troppo, non so come spiegarmi.
Il primo libro della trilogia l'ho divorato in pochissimo tempo, sono rimasta ammaliata da questa trama intrigante e avevo grandi aspettative sul secondo libro del mondo Grisha. Le mie aspettative sono state in parte colmate, ma non completamente. Lo stile è sempre molto semplice e una volta che inizi la lettura difficilmente riesci a smettere, ma ho trovato che giorno dopo giorno mancasse proprio quell'input di continuarne la lettura. Non so se è stato un mio problema o che altro, ma ho trovato la storia meno avvincente del primo capitolo. Essendo tutta una preparazione allo scontro finale è più lenta come narrazione, ogni tanto ho saltato qualche paragrafo perché mi stava annoiando, ma in altri punti sono rimasta completamente rapita. Insomma, come ogni trilogia il secondo libro è meno dinamico rispetto agli altri, per cui confido tutto nel terzo capitolo.
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